Isteroscopia: un intervento mininvasivo a basso impatto biologico

Isteroscopia: un intervento mininvasivo a basso impatto biologico

Editato da: Marta Buonomano il 23/03/2023

Il nostro esperto in Ginecologia a Firenze, il Dott. Stefano Calzolari, ci spiega per quale motivo l’isteroscopia viene considerata una procedura a basso impatto biologico

Che cos’è l’isteroscopia?

L’isteroscopia è una procedura endoscopica, minimamente invasiva e a basso impatto biologico, che si può dividere in due percorsi: il percorso ambulatoriale, senza anestesia e senza ricovero ed il percorso chirurgico, per i casi più complessi, con anestesia e ricovero che si conclude in un solo giorno senza pernottamento.

donna seduta sul divano

Cosa significa a basso impatto biologico?

Il termine “basso impatto biologico” sta ad indicare la possibilità di arrivare ad una patologia e di affrontarla chirurgicamente senza la necessità di danneggiare i tessuti sani che la circondano, come avviene invece per tutti gli altri tipi di chirurgie.

Come si possono evitare le lesioni ai tessuti sani?

Grazie all’utilizzo di strumenti endoscopici dedicati, è possibile seguire la via naturale attraverso la cavità vaginale ed il canale cervicale, entrambi dilatati da una soluzione fisiologica sterile (acqua), per arrivare all’interno dell’utero.

In questo modo è possibile evitare le ferite tradizionali di accesso con le successive e necessarie applicazioni di punti di sutura.

Isteroscopia ambulatoriale e chirurgica: l’importanza del basso impatto biologico

Grazie al basso impatto biologico è quindi possibile, sempre più frequentemente, eseguire un percorso in isteroscopia ambulatoriale pura senza la necessità di ricovero né di supporto anestesiologico.

Inoltre, anche l’isteroscopia chirurgica in Day Surgery (ricovero al mattino e dimissione la sera) con anestesia, grazie alle nuove tecnologie plasmacinetiche, è priva di significativo sanguinamento. Il decorso postoperatorio è di conseguenza sempre breve e quasi privo di dolore, senza particolari e prolungate terapie.

La convalescenza, cioè il ritorno alle normali attività quotidiane, non richiede più di 2-3 giorni.

 

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Ginecologia e Ostetricia a Firenze