Lombalgie meccaniche: di cosa si tratta?

Lombalgie meccaniche: di cosa si tratta?

Editato da: Veronica Renzi il 14/04/2023

Il Dott. Giovanni Martucci, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Bari, ci spiega cosa fare in caso di lombalgia meccanica

Che cos’è la lombalgia?

Per lombalgia si intende un dolore elettivamente localizzato posteriormente nella zona bassa della colonna vertebrale. È un sintomo molto diffuso nella popolazione adulta, meno frequentemente ma in costante aumento fra i giovani e gli adolescenti. Il 20% delle cause di lombalgia nasce da fattori organici (traumi, patologie degli organi interni addominali, processi infiammatori, reumatici, neoplastici ecc.), mentre l’80% delle cause è rappresentato da un insieme di fattori aspecifici (atteggiamenti viziati, sedentarietà, ipersollecitazioni ripetute, obesità, problemi psichici, ecc.) che tendono ad alterare la meccanica della colonna vertebrale, ossia il suo buon funzionamento sia nella statica che nella dinamica (lombalgie meccaniche).

immagine colonna vertebrale

Per comprendere meglio questa impostazione occorre chiarire alcuni elementi di biomeccanica del rachide, il quale è composto da un insieme di unità funzionali sovrapposte (l’unità funzionale è l’insieme di 2 vertebre e disco interposto - Fig.1), in cui riconosciamo un compartimento anteriore, formato dall’insieme dei corpi vertebrali e dei dischi, che ha la funzione di sopportare i carichi assiali, come dei veri e propri ammortizzatori, e un compartimento posteriore formato dall’insieme degli archi posteriori che, attraverso la diversa forma delle faccette articolari, guida i movimenti.

Che cosa s’intende per lombalgia meccanica?

La lombalgia meccanica non è altro che un sintomo, può essere di varia intensità, compare in rapporto ad una determinata postura o ad un determinato movimento, si attenua o scompare con il riposo, ovviamente anche durante la notte (dolore meccanico), a differenza dal dolore neuropatico, particolarmente intenso, irradiato in basso verso il gluteo o all’arto inferiore, magari accompagnato da disturbi della sensibilità, non regredisce con il riposo, anzi tende ad aumentare di notte (per esempio il dolore causato da un’ernia del disco).

Come si formula la diagnosi di lombalgia meccanica?

La diagnosi di lombalgia meccanica viene fatta dal Medico in base ai dati anamnestici e all’esame obiettivo, con il quale vanno ricercati i punti dolorosi (i cosiddetti “trigger”) o le contratture muscolari e le limitazioni articolari.

Quali sono le possibilità terapeutiche?

donna con mal di schiena

Sia che si tratti di una forma acuta o di una forma cronica (se il dolore persiste per più di 3 mesi), la terapia può essere medica (antinfiammatori, miorilassanti, neurotrofici, antidolorifici) o fisioterapica (esercizi riabilitativi con varie tecniche, uso di agenti fisici a scopo antinfiammatorio e antidolorifico come magnetoterapia, ultrasuoni, laser, elettroanalgesia, ecc.). Alcune volte può essere necessario usare dei busti ortopedici, raramente si ricorre alla terapia chirurgica, in casi molto selezionati di instabilità segmentaria e di mancata risposta alla terapia conservativa.

L’obiettivo della terapia è sempre la regressione del dolore, ma il consiglio migliore è la prevenzione, che si attua con un adeguato stile di vita (regolare attività fisica o sportiva non agonistica, sana alimentazione, assenza di sovrappeso o obesità, attuazione di tutti i possibili consigli ergonomici per evitare stress sul rachide, in casa o sul posto di lavoro, nel sollevamento o nella movimentazione di oggetti pesanti, nello svestirsi o vestirsi, nell’assumere una posizione seduta corretta dovunque, anche in auto).

Ortopedia e Traumatologia a Bari