Terapia di coppia: serve davvero?

Terapia di coppia: serve davvero?

Editato da: Claudia Serra il 26/04/2023

Un percorso psicologico ha senso solo se da parte dei partecipanti, in questo caso la coppia, hanno la giusta motivazione e disponibilità a riconoscere un problema e a volerlo risolvere. Ma ecco la domanda che tutti si fanno: la terapia di coppia serve davvero? La Dott.ssa Giuseppina Soldato, esperta in Psicologia, ci aiuta a risolvere questo dubbio.

Cos’è la terapia di coppia?

La terapia di coppia è un percorso psicologico che ha come obiettivo la risoluzione dei disagi psicoemotivi rilevati da un uomo e da una donna legati da un rapporto sentimentale, seppur il rischio di un fallimento non vada mai sottovalutato.

Il requisito necessario per accedere è quello della motivazione e della disponibilità di entrambi a riconoscere la presenza di una difficoltà e di volerla affrontare, anche se è palese che la richiesta arrivi sempre da uno solo e questo può avere un significato.

Quando è necessario iniziare una terapia di coppia?

La necessità di rivolgersi a un terapeuta nasce dalla consapevolezza di non riuscire a trovare e/o utilizzare gli strumenti personali utili ad affrontare la crisi. La coppia subisce una naturale ed inevitabile evoluzione che porta uno o entrambi i partner ad affrontare delle fasi che possono portare a non riconoscersi più e a trovare deluse le rispettive aspettative.

Cosa può succedere durante la terapia?

Ognuno di noi sceglie, in un periodo della sua vita, la persona non perché gli/le piace ma perché ne ha bisogno: spesso ci si trova a dire “ho bisogno di te”. Il bisogno che si riversa nel legame di coppia è spesso “irrisolto” e trova radici nella storia personale di ciascuno di noi. Questo elemento porta a cercare compensazione nella persona con la quale decidiamo di condividere la nostra vita. La crisi spesso nasce perché i bisogni possono cambiare per diversi motivi e se la coppia, in modo unito e complice, non riesce ad adattarsi a questi cambiamenti non prosegue nella sua crescita.

Talvolta uno dei due componenti non è pronto ad affrontare il cambiamento e non riesce a comprendere l’altro nella sua crescita, pertanto ci si sente delusi, incompresi e soli. In alcuni casi, l’incompatibilità porta uno dei due componenti a trovare soluzioni individuali, che lo allontanano dal/dalla compagno/a, utilizzando strategie consolatorie quali il tradimento, l’allontanamento da casa, piuttosto che l’investimento in aree più gratificanti della sua vita.

La necessità che durante il percorso sia l’uomo, sia la donna, possano conoscersi nella loro storia personale, nelle motivazioni (bisogni irrisolti) che hanno portato a scegliere l’altro/a e in quelle che erano le aspettative reciproche (chiamato “patto coniugale”) permette di riflettere, comprendere ed agire in modo differente.

Come funzionano le sedute della terapia di coppia?

Le sedute avvengono spesso in formato di coppia, ma non sono da escludere anche colloqui individuali solo con uno dei due componenti, informando sempre anche l’altro/a al quale però non viene garantita la condivisione dei contenuti.

Psicologia a Bollate