Tireopatia: di che cosa si tratta?

Tireopatia: di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 25/05/2022

La tiroide è una piccola ghiandola che svolge funzioni importantissimi, tra cui regola il battito cardiaco, la temperatura corporea e il metabolismo. Tuttavia, anche questa ghiandola può essere affetta da una patologia, quindi approfondiamo insieme questo argomento

A che cosa ci riferiamo con il termine tireopatia?

Per tireopatia si intende qualsiasi patologia della ghiandola tiroidea. La tiroide può andare incontro a svariati problemi, sia funzionali che strutturali, tra cui i più frequenti sono:

  • Ipotiroidismo (insufficiente produzione di ormoni tiroidei)
  • Ipertiroidismo (eccesso di produzione di ormoni tiroidei)
  • Patologia uni- o plurinodulare (gozzo)
  • Tireopatie di tipo autoimmune (tiroidite cronica autoimmune detta anche tiroidite di Hashimoto e Morbo di Basedow)

Queste patologie possono presentarsi singolarmente oppure possono coesistere nello stesso paziente.

Un discorso a parte ma che richiederebbe maggior tempo di discussione è quello che riguarda i tumori tiroidei. Anche in questo caso lo specialista di riferimento è l’endocrinologo.

Quali sono i sintomi?

I sintomi variano in base al tipo di problema. L’ipotiroidismo in genere comporta una riduzione del metabolismo con conseguente sensazione di stanchezza, difficoltà alla concentrazione, gonfiore intestinale, stipsi, cefalea, depressione, alterazioni del ciclo mestruale, condizioni spesso sfumate e che non fanno pensare ad un problema tiroideo soprattutto in pazienti con età avanzata. L’ipertiroidismo è invece spesso più caratteristico con presenza di tachicardia, sudorazione, alterazioni del tono dell’umore, insonnia, agitazione, tremori, alterazioni del ciclo mestruale.

Le patologie nodulari invece, se non presente anche un’alterazione funzionale, generalmente sono asintomatiche. Diventano sintomatiche nel caso in cui i noduli tiroidei raggiungano dimensioni considerevoli e siano presenti in posizione particolare all’interno della ghiandola e in questo caso la sintomatologia può andare da un semplice senso di fastidio nella regione del collo fino ad una visibile tumefazione in questa sede e se presenti noduli molto grandi anche difficoltà nella deglutizione.

Le patologie autoimmuni infine si presentano sintomatiche solo in presenza di variazioni funzionali, la tiroidite cronica generalmente procede asintomatica per diversi anni e può nel tempo virare verso un ipotiroidismo, mentre il Morbo di Basedow esordisce con una sintomatologia da ipertiroidismo.

ragazza che si tocca il collo

Quando rivolgersi a uno specialista?

Ovviamente in primis se compaiono sintomi caratteristici, ma anche nelle condizioni di familiarità: spesso nell’ambito della stessa famiglia possono presentarsi tireopatie di tipo diverso (sia funzionali che strutturali).

Esistono inoltre tireopatie indotte da farmaci (antiaritmici, litio, neuro-psicofarmaci) che possono comportare una alterazione funzionale tiroidea e in questo caso sarebbe opportuno indagare la funzione tiroidea prima di iniziare tali terapie e a distanza dal loro inizio per valutare se necessario un intervento terapeutico endocrinologico.

Fondamentale anche uno screening tiroideo prima di affrontare una gravidanza o appena si ha la certezza della gestazione.

Come si esegue una corretta diagnosi?

Per la diagnosi delle patologie tiroidee è sicuramente fondamentale l’esecuzione di esami ematici, per un semplice screening è sufficiente l’esecuzione del “TSH Reflex” messo a punto negli ultimi anni per consentire un risparmio economico sanitario, che consiste nell’esecuzione di un solo esame, il TSH appunto, e se questo risulta alterato il sistema analitico procede con l’esecuzione sullo stesso siero del dosaggio degli ormoni tiroidei (FT3 ed FT4) e se questi alterati si procede con la ricerca degli anticorpi causa della patologia autoimmune più frequente (AbTPO – Anticorpi antiperossidasi e AbTg – Anticorpi Antitireoglobulina). In questo modo tutti gli individui con TSH nella norma si fermano al primo passaggio.

Se presenti sintomi caratteristici sarà lo Specialista Endocrinologo, invece, a richiedere gli esami ematochimici adeguati ed eventualmente considerare anche la possibilità di eseguire una Ecografia Tiroidea, che dovrebbe essere sempre successiva o contestuale alla visita endocrinologica (i noduli di maggiori dimensioni o una consistenza aumentata della ghiandola possono essere apprezzabili già con la palpazione del collo). Negli ultimi anni quasi tutti gli Endocrinologi hanno a disposizione un ecografo in ambulatorio con cui integrare la visita ambulatoriale.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Roma