La redazione di Top Doctors
Come nasce il dolore al gluteo?
Lo Spazio Gluteo Profondo (Deep Gluteal Syndrome o DGS) è una patologia che si presenta con parestesie (formicolii) e disturbi radicolari nelle aree del gluteo, nei muscoli posteriori della coscia e nell’anca. Il motivo che si riconduce a tale disturbo è la compressione del nervo sciatico nell’area extra-pelvica, indipendente dal disco intervertebrale.
Dove si sviluppa esattamente?
L’area in cui si origina questo disturbo è limitata anteriormente dalla linea aspra del femore, dalla capsula articolare e dalla colonna posteriore dell’acetabolo, mentre posteriormente è limitata dal muscolo del grande gluteo. Poiché la Deep Gluteal Syndrome occupa una posizione centrale nel grande gluteo, esattamente in posizione superiore a quest’area, il muscolo piriforme è frequentemente la causa principale della compressione del nervo sciatico. Benché nella maggior parte dei casi il responsabile della patologia sia il muscolo piriforme, successive ricerche hanno dimostrato che il nervo sciatico può subire una pressione anche da altri elementi: flessori delle anche, ossa, muscolatura del gluteo e tessuto fibroso. Anche alcune patologie intra-articolari possono essere la causa dello sviluppo del dolore al gluteo. È il caso del conflitto femoro-acetabolare, che una volta risolto chirurgicamente può portare ad un movimento estremo del nervo sciatico in pazienti affetti da deformazioni del piriforme. Sintomi principali del disturbo includono: bruciori al gluteo, alla parte posteriore della coscia e impossibilità di protrarre la posizione seduta a lungo.
Come si individua?
La diagnosi della Deep Gluteal Syndrome avviene attraverso due tipi di test:
- La Seated piriformis stretch test
- L’Active piriformis test
In entrambi i test il piriforme viene sottoposto ad uno sforzo, rispettivamente in posizione seduta o rimanendo in piedi, per verificare l’entità del problema.
Quali sono i metodi per trattare questa patologia?
Per trattare il dolore generato dalla DGS, gli specialisti consigliano esercizi mirati di rotazione dell’anca a varie angolazioni. Inoltre, un particolare esercizio sembra portare buoni benefici: partendo da una posizione seduta, il paziente deve stendere la pianta della piede e la rachide cervicale, facendo seguire poi la posizione opposta, ossia una flessione dorsale della caviglia e una della rachide cervicale. Trattamenti di infiltrazioni varie e tac apportano, inoltre, benefici, mentre l’ultima soluzione è l’opzione chirurgica in endoscopia.