Curare l’emicrania con l’agopuntura?

Curare l’emicrania con l’agopuntura?

Editato da: Jennifer Verta il 05/10/2023

Secondo le ultime ricerche, l’agopuntura avrebbe benefici superiori sull’emicrania rispetto al trattamento farmacologico. Scopriamo con la Dott.ssa Giuseppina di Stefano, esperta in Fisiatria ad Alessandria, come questa tecnica può aiutarci

Che cos’è l’agopuntura?

L'agopuntura è un'arte medica molto antica e rappresenta il presidio terapeutico principale della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Secondo la leggenda i suoi benefici sarebbero stati scoperti da alcuni soldati, che colpiti da frecce in battaglia, sarebbero guariti da patologie croniche, che non avevano avuto benefici da nessun altro trattamento. Ritrovamenti in Cina di pietre affilate, denominate “bian shi” suggeriscono che la pratica fosse già impiegata nell’età della pietra. Dal II secolo a.C. le pietre sarebbero poi state sostituite da aghi in metallo.

L’agopuntura è una medicina complementare, per questa ragione non può prescindere da una diagnosi e una terapia specifiche. Per impostare un’adeguata terapia non è, infatti, solo necessaria l’esatta individuazione dei punti, ma soprattutto la scelta di una combinazione di punti determinata da un’accurata diagnosi. La Medicina Tradizionale Cinese deve dunque essere integrata con i test diagnostici occidentali per garantire il migliore risultato. Importante è ricordare che soltanto un medico può praticare questa terapia (in caso contrario si parla di vero e proprio atto illegale), per questa ragione è bene affidarsi solo ad esperti del settore. L’agopuntura costituisce dunque un trattamento complementare, sempre da associare ad altre metodiche della medicina occidentale.

Come si esegue l’agopuntura?

L’agopuntura si esegue in sessioni, solitamente 6-10, due volte all’anno. I risultati non sono immediati, è necessaria costanza per ottenere benefici che poi però si riveleranno molto duraturi. Dopo le primissime sedute sarà normale vedere una lieve attenuazione del dolore o persino un leggero peggioramento, si tratta di normali risposte che segnalano come l’organismo stia reagendo al trattamento.

Come per altre terapie, ogni organismo può rispondere diversamente all’agopuntura; alcuni soggetti potrebbero non beneficiarne tanto quanti altri, perciò non è opportuno credere di impiegare una “panacea per tutti i mali”. Questa pratica non dovrebbe essere considerata altro che una terapia di supporto per aiutare il naturale processo di guarigione dell’organismo.

Agopuntura ed emicrania

Molteplici sono le ricerche che hanno confermato gli effetti benefici sull’emicrania e sulla cefalea tensiva, tra le altre, in termini di riduzione sia della frequenza sia del dolore. Nel caso dell’emicrania, in particolare, vari studi hanno riconosciuto che l’agopuntura avrebbe effetti benefici persino superiori alla normale profilassi farmacologica. I punti impiegati per agire sull’emicrania sono sulle mani, sui piedi e sulla testa, ma il trattamento deve essere comunque personalizzato su ogni paziente.

Cosa si prova durante una sessione di agopuntura?

La sensazione che si avverte dopo il posizionamento dell’ago è di distensione-trazione-intorpidimento-gonfiore, oppure in certi casi, di lieve scossa elettrica. Questa sensazione viene chiamata “De Qi” e viene avvertita anche dal medico come una reazione tissutale di prensione dell’ago, come di “pesce che abbocca all’amo”.

Se nel corso della puntura si avverte dolore, ciò può essere dovuto a tre motivi:

  1. La punta dell'ago non è in buono stato
  2. Il corpo dell'ago è ricurvo
  3. Sono state colpite terminazioni nervose, tendini o piccoli vasi.

Gli aghi rimangono in posizione per circa 20-30 minuti. Ameno che non si siano verificate le circostanze appena citate, non sarà percepibile alcun dolore, ma semplicemente uno stato transitorio di calore o leggero prurito associato ad un profondo relax che spesso addormenta il paziente durante la sessione.

Fisiatria a Alessandria