Aborti spontanei ricorrenti: come affrontare la poliabortività

Pubblicato il: 11/11/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 19/11/2024

La poliabortività, o aborto ripetuto, è una condizione dolorosa e complessa che affligge molte coppie in Italia. Parliamo di poliabortività quando si verificano due o più aborti spontanei consecutivi entro il primo trimestre di gravidanza. Questa situazione può causare ansia, senso di impotenza e incertezza sulle prospettive future. È importante conoscere le cause più comuni, le opzioni diagnostiche disponibili e i percorsi di cura che possono aumentare le possibilità di una gravidanza portata a termine con successo

Cosa causa la poliabortività? Cause da considerare

Le cause della poliabortività possono essere diverse e, spesso, si combinano tra loro rendendo difficile una diagnosi immediata. Ecco le principali:

  • Fattori genetici: alterazioni cromosomiche nei genitori, come traslocazioni bilanciate, possono portare a embrioni non vitali. Studi indicano che fino al 5% delle coppie che soffrono di poliabortività presentano anomalie genetiche.
  • Squilibri ormonali: disturbi endocrini, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o problemi con la produzione di progesterone, possono ostacolare il corretto impianto dell’embrione. Anche alterazioni della tiroide possono influenzare negativamente la gravidanza.
  • Problemi anatomici dell’utero: malformazioni uterine congenite, fibromi o la presenza di aderenze (sinechie) possono impedire lo sviluppo sano della gravidanza. Questi problemi possono essere diagnosticati mediante esami di imaging come ecografia e isteroscopia.
  • Condizioni autoimmuni e coagulative: alcune malattie autoimmuni, come la sindrome da anticorpi antifosfolipidi, possono causare la formazione di trombi che ostacolano il flusso di sangue alla placenta. Questo tipo di trombofilia è stato correlato a una maggiore incidenza di aborti.
  • Infezioni: sebbene rare, alcune infezioni virali e batteriche possono interferire con l'impianto embrionale e causare aborti ricorrenti. Tuttavia, è importante notare che non tutte le infezioni sono pericolose per la gravidanza.

Diagnosi della poliabortività: quali esami fare?

Una diagnosi accurata è essenziale per individuare le cause specifiche della poliabortività e pianificare un percorso terapeutico mirato. Gli esami possono includere:

  • Analisi del sangue: test ormonali, controlli sulla tiroide e screening per condizioni autoimmuni.
  • Analisi genetiche: il cariotipo dei genitori è essenziale per escludere anomalie cromosomiche.
  • Ecografia e isteroscopia: questi esami di imaging sono utili per rilevare eventuali anomalie anatomiche uterine.
  • Screening per trombofilie: indicato in particolare per chi ha una storia familiare di problemi di coagulazione.

Effettuare una serie di esami mirati permette di escludere o confermare diverse ipotesi, aiutando i medici a costruire un quadro clinico più completo e a offrire trattamenti personalizzati.

Trattamenti e approcci innovativi: le speranze per le coppie

I trattamenti per la poliabortività variano a seconda della causa identificata. Ecco alcune delle terapie più comuni:

  • Tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita con diagnosi preimpianto degli embrioni: tale procedura consente di selezionare gli embrioni da trasferire con un corredo cromosomico regolare in quelle condizioni caratterizzate da rischio genetico aumentato
  • Correzione dei deficit ormonali: nei casi di deficit di progesterone, può essere prescritta una terapia sostitutiva per supportare l'impianto e la crescita dell’embrione. L'equilibrio tiroideo viene monitorato e trattato per assicurare un ambiente ottimale.
  • Terapia anticoagulante: se viene diagnosticata una trombofilia, si possono prescrivere farmaci anticoagulanti per prevenire la formazione di coaguli. Questo trattamento, combinato con una stretta sorveglianza, riduce il rischio di aborto.
  • Chirurgia uterina: nei casi di malformazioni anatomiche, una correzione chirurgica può migliorare la capacità dell’utero di sostenere una gravidanza. L’isteroscopia operativa è uno strumento sicuro e minimamente invasivo.
  • Supporto psicologico: la poliabortività ha un forte impatto psicologico. Un sostegno emotivo durante il percorso diagnostico e terapeutico è fondamentale per affrontare i sentimenti di ansia e frustrazione, favorendo un benessere complessivo.

Poliabortività e assistenza multidisciplinare: l’importanza di un approccio completo

L'approccio multidisciplinare, che coinvolge ginecologi, genetisti, endocrinologi e psicologi, è fondamentale per affrontare la poliabortività in modo integrato. In Italia, sempre più centri specializzati offrono un’assistenza coordinata che include il supporto emotivo oltre alla gestione clinica. Questo tipo di assistenza aiuta le coppie a sentirsi sostenute e permette di elaborare un percorso di cura più completo e mirato.


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Superare la poliabortività è possibile

La poliabortività è una condizione complessa che richiede un’attenta valutazione e un approccio personalizzato. Con i progressi della medicina, molte coppie hanno oggi l’opportunità di identificare le cause sottostanti e di intraprendere un percorso terapeutico efficace. La diagnosi precoce e il supporto multidisciplinare sono le chiavi per aumentare le probabilità di una gravidanza sana e portata a termine.

Ginecologia e Ostetricia a Roma

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