Addio ai fastidi con la gastroscopia transnasale!

Addio ai fastidi con la gastroscopia transnasale!

Editato da: Jennifer Verta il 13/02/2019

La gastroscopia transnasale è tanto efficace quanto la tecnica tradizionale?, quali sono i vantaggi per il paziente? A queste domande risponde il Dott. Domenico Drago, esperto in Gastroenterologia ad Alessandria.

Che cos’è la gastroscopia transnasale?

La gastroscopia transnasale è un’indagine endoscopica per valutare la salute dell’apparato digestivo superiore, ovvero esofago, stomaco e duodeno. A differenza della gastroscopia tradizionale ove l’accesso avviene attraverso la gola, in questo caso le sottili sonde vengono inserite dal naso, senza dunque passare dalla gola e toccare la valvola gastrica che stimola il riflesso di vomito. L’esame risulta dunque estremamente meno invasivo per il paziente, dal momento che questi può respirare e parlare agevolmente nel corso dell’indagine.

Grazie al fatto che gli strumenti non devono essere inseriti dalla gola, questa tipologia di esame non richiede l’impiego di anestetici e sedazioni particolari e può essere eseguito tanto in posizione sdraiata che seduta.

Quando è indicata una gastroscopia transnasale?

L’indagine viene eseguita nel processo di diagnosi di varie patologie a carico del tratto gastro-intestinale in presenza di sintomi quali bruciori e dolore si stomaco, perdita di peso, problemi di deglutizione o sangue nelle feci o qualora esista il sospetto di ulcera o cancro dello stomaco o dell’esofago. È altresì impiegato come forma di controllo in seguito ad operazioni chirurgiche allo stomaco.

Preparazione alla gastroscopia transnasale

Prima di sottoporsi all’indagine è necessario comunicare allo specialista le terapie farmacologiche che si stanno assumendo, compresi i possibili integratori naturali, le allergie a certi farmaci o patologie pre-esistenti a cuore e polmoni che potrebbero creare problemi per lo svolgimento del test. Andranno dunque sospese le terapie a carico dello stomaco a partire dalle due settimane precedenti all’esame. Il paziente deve presentarsi al test a stomaco vuoto da almeno 6-8 ore, sospendendo anche l’acqua almeno 2-3 ore prima.

In cosa consiste l’indagine?

Sottili sonde di circa 5.9 mm di diametro vengono inserite dal naso e vengono fatte scivolare attraverso la faringe e l’esofago fino allo stomaco o al duodeno. Nel corso dell’esame, al pari di una gastroscopia con accesso dalla bocca, è possibile vedere chiaramente le immagini delle pareti gastriche per individuare possibili lesioni o anomalie ed eventualmente prelevare campioni da analizzare in laboratorio.

Come comportarsi nel post-operatorio?

Dopo l’indagine è possibile riprendere le proprie attività a pieno: si può mangiare e bere senza disturbi e anche guidare.

Esistono controindicazioni alla gastroscopia transnasale?

Esiste una percentuale molto bassa (>2%) di pazienti per cui il test per via transnasale non è possibile a causa di anomalie anatomiche al naso. Alcuni soggetti possono inoltre soffrire di leggera lacrimazione o sanguinamento di facile risoluzione.

Gastroenterologia a Alessandria