Agobiopsia mammaria ecoguidata: come si svolge e quando è necessaria

Editato da: Vittoria Marcucci il 19/08/2024

L'agobiopsia mammaria ecoguidata è la procedura diagnostica di riferimento nel campo della Senologia, utilizzata per caratterizzare la natura delle lesioni sospette nel tessuto mammario. In questo articolo esploreremo insieme cosa implica questa tecnica, quando è consigliata, come si svolge e come ci si può preparare adeguatamente all'esame

 

Cos'è l'agobiopsia mammaria ecoguidata?

L'agobiopsia mammaria ecoguidata è una procedura minimamente invasiva che permette di prelevare campioni di tessuto mammario utilizzando una guida ecografica. Questo metodo viene impiegato per esaminare noduli o aree sospette che sono state rilevate in precedenti esami diagnostici, come la mammografia o l'ecografia. L'obiettivo principale di questa procedura è determinare se le anomalie presenti nel tessuto mammario sono di natura benigna o maligna.


Durante l'esame, il medico, dopo aver effettuato una anestesia locale con ago sottile, introduce un ago tranciante per raccogliere campioni di tessuto. Questi campioni vengono successivamente sottoposti a un'analisi istologica approfondita, che consente di identificare con precisione la natura delle cellule e dei tessuti coinvolti. La precisione di questa tecnica è garantita dall'utilizzo dell'ecografia, che permette di visualizzare in tempo reale la zona esatta in cui inserire l'ago e quindi di poter prelevare campioni anche da lesioni millimetriche.

 

Quando è consigliata l'agobiopsia mammaria ecoguidata?

L'agobiopsia mammaria ecoguidata viene generalmente consigliata in diverse situazioni cliniche. Se durante un esame mammografico o ecografico vengono individuati noduli o formazioni anomale, l'agobiopsia rappresenta il passo successivo per chiarirne la natura. Questa procedura è particolarmente utile quando le immagini diagnostiche non sono sufficientemente chiare per determinare se una lesione è benigna o maligna.


Inoltre, l'agobiopsia può essere indicata in presenza di alterazioni nelle ghiandole mammarie che non possono essere identificate chiaramente attraverso altri esami. In alcuni casi, anche un esame citologico da agoaspirato, che analizza le cellule, può lasciare qualche dubbio sulla diagnosi. In queste situazioni, l'agobiopsia fornisce una maggiore certezza diagnostica grazie all'analisi istologica del tessuto prelevato, e per questo è considerata la metodica gold standard.


Infine, l'agobiopsia mammaria ecoguidata è spesso raccomandata prima di un intervento chirurgico per confermare la diagnosi e pianificare il trattamento più appropriato. La possibilità di ottenere un quadro chiaro della natura delle lesioni consente ai medici di prendere decisioni informate sulla gestione clinica del paziente.

 

Come si svolge l'agobiopsia mammaria ecoguidata?

La procedura di agobiopsia mammaria ecoguidata è relativamente semplice e si svolge in un ambiente ambulatoriale. Prima dell'inizio dell'esame, la paziente viene fatta sdraiare su un lettino, solitamente in posizione supina, con l'area del seno esposta. In alcuni casi particolari, può essere necessario che la paziente si sdrai sul fianco per facilitare l'accesso alla zona da esaminare.


Una volta posizionata, l'area interessata viene accuratamente disinfettata per prevenire eventuali infezioni. Il medico utilizza quindi una sonda ecografica per individuare e visualizzare in tempo reale la zona specifica da cui prelevare il campione. Questo permette di garantire la massima precisione durante la procedura.


Successivamente, viene somministrata un'anestesia locale per ridurre al minimo il dolore e il disagio per la paziente. L'ago viene guidato con precisione fino alla zona da cui prelevare il campione, e vengono effettuati generalmente 3 o 4 passaggi per raccogliere un quantitativo sufficiente di tessuto.


Dopo il prelievo del tessuto, l'area viene compressa per alcuni minuti per ridurre il rischio di sanguinamento e successivamente viene applicata una borsa di ghiaccio per alleviare eventuali fastidi o dolori. L'intera procedura dura in media tra i 20 e i 30 minuti e non richiede ricovero. La paziente può tornare a casa subito dopo l'esame.

 

Generalmente le complicanze post procedurali sono molto rare, ma è frequente la formazione di un ematoma al termine della procedura. Non è una complicanza preoccupante, si risolve spontaneamente. Per i giorni successivi alla procedura è consigliabile astenersi da sforzi particolari per evitare il rischio che l’ematoma venga rifornito.


Come prepararsi all'esame?

L'agobiopsia mammaria ecoguidata richiede alcune precauzioni specifiche per garantire che la procedura si svolga senza complicazioni. Innanzitutto, se stai assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, è essenziale discuterne con il tuo medico. Anche se solo raramente, potrebbe essere necessario sospendere temporaneamente la terapia per ridurre il rischio di sanguinamento durante la procedura.


È importante indossare abiti comodi e facili da rimuovere per facilitare l'accesso all'area da esaminare. Inoltre, evita di applicare lozioni, creme o altri prodotti sulla zona del seno il giorno dell'esame, per prevenire interferenze con la procedura.


Anche se l'agobiopsia mammaria ecoguidata è una procedura ambulatoriale che non richiede ricovero, è consigliabile essere accompagnati da qualcuno per il ritorno a casa qualora il percorso sia piuttosto lungo.


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Conclusioni

L'agobiopsia mammaria ecoguidata è una procedura sicura ed efficace che offre una diagnosi precisa delle anomalie nel tessuto mammario. La sua precisione e la minima invasività la rendono una scelta ideale per molte pazienti con sospette lesioni al seno. Con una preparazione adeguata e seguendo le indicazioni del medico, l'esame può essere svolto senza complicazioni, fornendo informazioni cruciali per la diagnosi e il trattamento delle patologie mammarie.

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