Aneurismi dell’aorta addominale: diagnosi precoce e strategie di trattamento

Pubblicato il: 12/06/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 12/06/2025

L’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) è una dilatazione localizzata dell’aorta nella sua porzione addominale, ovvero il tratto compreso tra il diaframma e la biforcazione nelle arterie iliache. Sebbene spesso asintomatico, l’AAA rappresenta una condizione potenzialmente letale, soprattutto in caso di rottura improvvisa. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Angela M.R. Ferrante, Chirurgo Vascolare a Foggia.

Che cos’è un aneurisma dell’aorta addominale?

Si parla di aneurisma quando il diametro dell’aorta supera i 3 cm. La parete del vaso indebolita si dilata progressivamente e, in assenza di trattamento, l’aneurisma può crescere fino a rompersi, causando un’emorragia interna massiva spesso fatale.

Quali sono i sintomi?

Nella maggior parte dei casi, gli aneurismi addominali non producono sintomi evidenti e vengono scoperti casualmente durante esami per altre condizioni. Proprio per questo l’aneurisma addominale è stato definito “the silent killer”. Tuttavia, in alcuni casi possono manifestarsi:

  • Dolore addominale o lombare persistente
  • Sensazione di pulsazione nell’addome

La rottura di un aneurisma comporta un dolore addominale e/o lombare improvviso e intenso, abbassamento della pressione arteriosa e può condurre rapidamente allo shock e al decesso se non trattata tempestivamente.

Chi è a rischio?

I principali fattori di rischio includono:

  • Età superiore a 65 anni
  • Sesso maschile
  • Fumo attivo o pregresso
  • Ipertensione
  • Familiarità per aneurismi

Come si diagnostica?

Il metodo più semplice e affidabile per la diagnosi precoce è l’ecografia addominale, un esame non invasivo e che non comporta l’uso di radiazioni ionizzanti. L’esame obiettivo dell’addome può essere utile in pazienti non obesi data la sede profonda dell’aorta nel cavo addominale. Altri strumenti diagnostici includono la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica, utilizzati in fase preoperatoria per definire le caratteristiche anatomiche dell’aneurisma e pianificare la strategia operatoria.

Quando è necessario il trattamento?

Il trattamento dipende dalla dimensione e dalla velocità di crescita dell’aneurisma. In generale:

  • Sotto i 5 cm: sorveglianza attiva con controlli periodici
  • Sopra i 5-5,5 cm: indicazione chirurgica per prevenire la rottura

Quali sono le opzioni terapeutiche?

Due sono le principali modalità di trattamento:

  • Intervento chirurgico tradizionale: consiste nella sostituzione del tratto dilatato con una protesi sintetica mediante accesso addominale.
  • Trattamento endovascolare (EVAR): prevede l’inserimento di una endoprotesi tramite cateteri inseriti dall’inguine, con un approccio mini-invasivo.


La scelta della tecnica dipende dalle caratteristiche anatomiche dell’aneurisma e dalle condizioni generali del paziente.


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Prevenzione e controlli

Nei soggetti a rischio, uno screening ecografico dell’aorta addominale dopo i 65 anni può ridurre drasticamente la mortalità per aneurisma rotto. Smettere di fumare, controllare la pressione arteriosa e seguire uno stile di vita sano contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare la patologia o rallentarne la progressione.

Conclusioni

Gli aneurismi dell’aorta addominale rappresentano una minaccia silenziosa ma prevenibile. La mortalità operatoria in caso di rottura è elevatissima (fino al 90%) mentre si aggira sul 5% dopo trattamento elettivo. La diagnosi precoce attraverso l’ecografia e la valutazione tempestiva da parte del Chirurgo Vascolare sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze gravi e salvare la vita del paziente.

Chirurgia vascolare a Foggia

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