Apnee notturne: cosa può fare l’odontoiatra?

Pubblicato il: 16/08/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 16/08/2023

Chi soffre di apnea notturna può trovare la soluzione al suo problema dal dentista. Ma come è possibile? Scopriamo in che cosa consistono le apnee notturne e a cosa serve l’apparecchio ortodontico utilizzato per questo disturbo

Cosa si intende per apnea notturna?

L’apnea notturna è un disturbo molto diffuso e si manifesta nel paziente quando sta dormendo e la sua respirazione si interrompe.

Infatti, questa condizione ha un impatto negativo sulla frequenza cardiaca, sulla pressione e sul sonno, dato che priva il cervello e l’organismo dell’ossigeno di cui ha bisogno.

Pertanto, questa sindrome può comportare a sua volta altri disagi come:

  • Sbalzi d’umore
  • Sonnolenza diurna
  • Mancanza di concentrazione
  • Stanchezza cronica
  • Suscettibilità
  • Riflessi lenti
  • Depressione

Inoltre, può causare malattie al sistema cardiovascolare, aumento di peso e disturbi al fegato.

ragazzo che sbadiglia per sonnolenza

Chi è più soggetto all’apnea notturna?

Tale disturbo si può verificare sia in bambini che in adulti.

Esistono tre tipi di apnea notturna:

  • Ostruttiva (OSA)
  • Centrale (CSA)
  • Mista o complessa

Qual è il ruolo dell’odontoiatra in questi casi?

L’odontoiatra è capace di capire in che misura il sonno è disturbato dalle apnee notturne, grazie una visita e un’anamnesi specifiche.

Infatti, i pazienti adulti affetti da apnea notturna presentano una mandibola piccola, un ingrossamento dei tessuti molli dell’ipofaringe, del palato molle e dell’ugola; invece i pazienti pediatrici hanno le tonsille ingrossate e la presenza di “occhiaie”.

Inoltre, per approfondire la diagnosi si può ricorre al monitoraggio cardio-respirartorio, alla polisonnografia (coadiuvata da elettroencefalogramma) a domicilio e all’ossimetria notturna, tramite apposito strumento.

Come risolvere il problema?

Tra le varie opzioni di trattamento troviamo:

  • Apparecchio ortodontico notturno: questo apparecchio mantiene la mandibola in una posizione da favorire il passaggio dell’aria per diminuire il russamento e la frequenza delle apnee;
  • Terapia con “avanzatori mandibolari”: questi dispositivi mantengono l’accesso libero delle vie aeree superiori, evitando l’occlusione parziale o totale del flusso respiratorio.
Odontoiatria a Vicenza

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