Artrosi dell'anca: quando è necessaria la chirurgia di protesi
L’intervento chirurgico di artroprotesi d’anca è stato definito dalla prestigiosa rivista scientifica Lancet come “l’intervento del secolo”. La protesi è un dispositivo medico utilizzato per sostituire l’articolazione dell’anca ed è la soluzione definitiva al dolore cronico e alla limitazione articolare.
Cause del dolore all’anca
La causa più comune di dolore all’articolazione dell’anca è l’artrosi, che può essere primaria (legata all’invecchiamento) o secondaria (in seguito a patologie o traumi che hanno colpito l’articolazione). Nell’artrosi, si verifica l’usura della cartilagine all’interno dell’articolazione, il che determina dolore e limitazione articolare.
Grave artrosi dell'anca
Sintomi e trattamenti iniziali
Nella fase iniziale, la malattia si manifesta con dolore durante la deambulazione, localizzato nella regione inguinale, e con difficoltà ad effettuare alcuni movimenti, come allacciarsi le scarpe, salire e scendere le scale, accavallare le gambe o rialzarsi dalla posizione seduta. In questa fase, si può effettuare un trattamento con farmaci antinfiammatori e infiltrazioni intra-articolari di acido ialuronico, PRP o cellule staminali. Questi trattamenti devono essere associati a cicli di fisiokinesiterapia.
Fasi avanzate della patologia
Con l’avanzare della patologia, il paziente avverte dolore anche a riposo (dolore notturno), con conseguenti limitazioni funzionali gravi nelle normali attività quotidiane. In questo stadio, è quindi necessario sottoporsi all’intervento di artroprotesi d’anca, durante il quale le parti ossee usurate e non più rivestite da cartilagine vengono sostituite dalla protesi. All’interno del canale femorale si posiziona lo stelo della protesi, mentre nella cavità acetabolare del bacino si posiziona il cotile.
Tipi di protesi d’anca
Le protesi d’anca possono essere di vari tipi e modelli. Il chirurgo sceglierà quella più adatta in base all’età, al peso, alle caratteristiche anatomiche e muscolari e alla qualità ossea di ogni singolo paziente.
Artroprotesi d'anca
Riabilitazione post-operatoria
Dopo l’intervento chirurgico, il paziente dovrà iniziare una fase riabilitativa, durante la quale camminerà inizialmente con l’ausilio di bastoni canadesi, che verranno progressivamente abbandonati dopo due o tre settimane.
Stelo femorale
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Complicanze e prevenzione
Come tutti gli interventi chirurgici, anche l’artroprotesi d’anca può comportare complicanze. Le più frequenti sono l’infezione, la lussazione e la mobilizzazione. Gli studi clinici dimostrano che rivolgersi a un centro specializzato e a un chirurgo con elevato volume annuo di interventi di protesi d’anca riduce il tasso di complicanze intra e post-operatorie.