Quando sentiamo la parola Cannabis, automaticamente la nostra mente si proietta sul mondo delle droghe leggere. Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi studi sulle qualità terapeutiche della marijuana in diversi campi medici. Oggi il Dott. Maurizio Giuseppe Arena ci racconta il suo utilizzo nel trattamento delle malattie neurodegenerative
Quali patologie neurodegenerative sono trattabili con i cannabinoidi?
La risposta terapeutica è ottimale nelle patologie dolorose acute e croniche, nella demenza e nel morbo di Parkinson.
Gli studi sono numerosissimi e consultabili su PubMed, interessanti e promettenti i risultati.
Come si somministra una terapia a base di Cannabis?
Generalmente due sono le modalità di somministrazione, infusi e gocce per via orale, delle due la seconda è preferibile perché più maneggiabile e meglio controllabile sotto il profilo posologico.
secondo standard scientificamente comprovati, la cui richiesta implica una ricetta non ripetibile ed una documentazione da compilare ed inviare all’osservatorio ministeriale.
Quali sono i vantaggi di questa terapia?
Personalmente ricorro a questi trattamenti nei casi acuti e cronici che non rispondono ai farmaci tradizionali per le patologie sopra menzionate.
Se un paziente dovesse richiedere il farmaco in alternativa ad altri trattamenti convenzionali, lo prescrivo solo se la patologia di cui egli soffre ricade in quelle sopra menzionate.
Come si può creare una coscienza delle capacità terapeutiche della pianta al di là dell’uso ricreativo?
Ascoltando il paziente e parlando a lungo con lui delle proprietà, della sicurezza del farmaco e dei suoi scarsi effetti collaterali, rispettando il principio generale che oltre ad essere importante cosa dare al paziente è non meno importante il come darglielo.
In base alla sua esperienza, ci son persone disposte a questi trattamenti alternativi o esiste un certo scetticismo?
Devo riconoscere che lo scetticismo, pur essendo grandemente scemato in questo ultimo periodo è sempre una componente rilevante.