Cannabis e salute respiratoria: una questione controversa

Pubblicato il: 12/12/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 09/01/2025

La cannabis è una sostanza che suscita crescente interesse nel panorama medico, grazie alle sue potenzialità terapeutiche. Tuttavia, l'uso della cannabis in ambito respiratorio non è esente da controversie, e le ricerche sui suoi effetti sono ancora in corso. In questo articolo, esploreremo insieme al Dott. Alfredo Sebastiani come la cannabis possa influire sulla salute respiratoria, analizzando i benefici e i rischi legati al suo utilizzo.

Cannabis e sistema respiratorio

La cannabis contiene oltre 60 composti chimici noti come cannabinoidi, tra cui il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). Questi possono avere effetti differenti sul corpo, influenzando vari sistemi. I cannabinoidi interagiscono con il sistema endocannabinoide, che gioca un ruolo importante nella regolazione di funzioni corporee come la risposta immunitaria e l'infiammazione (1).

Uso terapeutico della cannabis nella respirazione

L'uso della cannabis ha raggiunto sufficienti prove di efficacia nel trattamento del dolore cronico neuropatico, della spasticità muscolare della sclerosi multipla e nella nausea e vomito da chemioterapia. Negli Stati Uniti e in Europa il cannabidiolo è commercializzato per uso orale per la cura di alcune forme di epilessia resistente.

Alcuni studi suggeriscono che i cannabinoidi inalati, in particolare il CBD, possano avere effetti antinfiammatori e broncodilatatori, contribuendo a ridurre i sintomi di alcune patologie polmonari (asma bronchiale). L’effetto broncodilatatore è immediato e di breve durata (circa 2 ore) e può spiegare perché soggetti asmatici tollerano il fumo della cannabis e non quello del tabacco che provoca invece broncocostrizione (2).

Quali sono i rischi dell'uso di cannabis per la salute respiratoria?

Nonostante alcuni possibili e limitati benefici, l'uso di cannabis non è privo di rischi per la salute respiratoria. Fumare cannabis, in particolare, può danneggiare i polmoni, aumentando il rischio di bronchite cronica (caratterizzata da tosse cronica con espettorato) e aggravando condizioni preesistenti come l'asma e la bronchite cronica. Il fumo di cannabis contiene infatti molte delle stesse sostanze nocive del tabacco, che possono ridurre la funzionalità polmonare e aumentare il rischio di sviluppare cancro del polmone. Alcuni studi suggeriscono che in particolare fumare contemporaneamente tabacco e cannabis può aumentare l’incidenza di alcuni tipi di cancro del polmonare in soggetti relativamente giovani (3).

Cannabis e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una diffusa malattia polmonare caratterizzata da ostruzione progressiva delle vie aeree e conseguente grave difficoltà respiratoria provocata principalmente dal fumo di tabacco. Alcuni studi hanno suggerito che la cannabis possa alleviare alcuni sintomi della BPCO, come la tosse e la difficoltà a respirare. Tuttavia, questi risultati sono contrastanti e successivamente non confermati da numerosi altri studi che hanno documentato che fumare cannabis, specie nei forti consumatori, produce effetti simili a quello del fumo di tabacco e che il fumo concomitante delle due sostanze è particolarmente dannoso (4).

Vaporizzazione della cannabis: una scelta migliore?

Molti dei rischi legati al fumo di cannabis potrebbero essere ridotti mediante la vaporizzazione. La vaporizzazione riscalda la cannabis a temperature più basse, evitando la combustione e riducendo la produzione di sostanze nocive per i polmoni. Sebbene i rischi potenziali siano inferiori rispetto al fumo, non esistono ancora studi sufficienti a dimostrare che la vaporizzazione sia completamente sicura per i polmoni nel lungo periodo.

Sono stati documentati invece negli USA numerosi casi di danno polmonare acuto (con decine di morti per insufficienza respiratoria) da inalazione di cannabis vaporizzata. Il danno è dovuto alla aumentata miscelabilità degli olii della cannabis, tossici per gli alveoli e le piccole vie aeree (5).

Uso di cannabis per la gestione del dolore respiratorio

Un altro campo di interesse riguarda l'uso della cannabis nella gestione del dolore associato a malattie respiratorie. Il CBD, in particolare, è stato esplorato come opzione per alleviare il dolore cronico in pazienti con malattie polmonari, senza gli effetti psicoattivi del THC. Tuttavia, anche in questo caso, gli studi sono ancora preliminari e necessitano di ulteriori conferme.

Cannabis e disturbi del sonno

I disturbi del sonno, principalmente l’insonnia, sono comuni anche tra i pazienti con malattie respiratorie croniche. Alcune persone ricorrono alla cannabis per migliorare la qualità del sonno. Sebbene alcune evidenze suggeriscano che il CBD possa favorire il sonno, l'efficacia complessiva della cannabis in questo contesto non è ancora ben definita e in alcune persone, specie se usata insieme all’alcool, in realtà lo peggiora (6). Va ricordato inoltre che l’uso cronico può aggravare un danno respiratorio preesistente

Cosa dicono gli esperti?

Molti esperti, inclusi gli pneumologi, raccomandano cautela nell'uso della cannabis per problemi respiratori, specialmente se fumata. Sebbene alcuni benefici possano essere osservati in contesti specifici, come il trattamento del dolore, il rischio di danni polmonari da fumo o vaporizzazione non può essere ignorato.

Conclusione

L'uso della cannabis in ambito respiratorio presenta un quadro con potenziali benefici ma anche molti rischi significativi. Mentre alcune ricerche suggeriscono che i cannabinoidi possano essere utili in trattamenti specifici, come quelli per l'infiammazione e il dolore, è fondamentale essere consapevoli dei rischi legati all'inalazione di sostanze nocive.


Se stai considerando l'uso della cannabis per un problema respiratorio, è importante discuterne con uno Pneumologo come il Dott. Alfredo Sebastiani per comprendere meglio gli effetti potenziali e prendere decisioni informate.


BIBLIOGRAFIA

1) Bożena Bukowska,  Current and Potential Use of Biologically Active Compounds Derived from Cannabis sativa L. in the Treatment of Selected Diseases. Int J Mol Sci 2024 Nov 27;25(23):12738

2) Bando JM, Tashkin DP, Barjaktarevic IZ, Impact of Marijuana Use on Lung Health. Semin Respir Crit Care Med. 2024 Oct;45(5):548-559

3) Betser L, Glorion M, Mordant P, et al. Cannabis use and lung cancer: time to stop overlooking the problem? Eur Respir J 2021; 57(05):2004132

4) Pletcher MJ, Vittinghoff E, Kalhan R, et al. Association between marijuana exposure and pulmonary function over 20 years. JAMA 2012;307(02):173–181

5) Butt YM, Smith ML, Tazelaar HD, et al. Pathology of vapingassociated lung injury. N Engl J Med 2019;381(18):1780–1781

6) Caio Amaral , Carolina Carvalho , Anabel Scaranelo , Kenneth Chapman , Jose Chatkin , Ivone Ferreira, Cannabis and sleep disorders: not ready for prime time? A qualitative scoping review. J Clin Sleep Med 2023 May 1;19(5):975-990

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