Chirurgia degli ottavi: quando è necessaria?

Chirurgia degli ottavi: quando è necessaria?

Editato da: Alice Cattelan il 28/02/2023

Gli ottavi, chiamati comunemente denti del giudizio, sono gli ultimi nelle arcate dentarie e a volte è necessario l’utilizzo della Chirurgia per estrarli. Ne parliamo in questo articolo con la Dott.ssa Grazia Lupoli, esperta in Odontoiatria

Dove si trovano gli ottavi e perché bisogna operarsi?

I denti del giudizio sono ormai un retaggio dell’evoluzione. L’alimentazione con cibi cotti, raffinati rispetto alle alimentazioni primitive ha causato una riduzione dell’ampiezza dell’osso mandibolare e spesso anche la mancata presenza degli ottavi.

Quelli che nascono spesso sono in posizione ectopica (anomala) e non avendo lo spazio osseo per erompere spesso sono ritenuti, in inclusione ossea parziale o totale.
Le semi inclusioni in particolare causano delle infiammazioni molto dolorose e difficili da trattare per cui spesso si decide di estrarre il dente del giudizio.

Come si svolge la Chirurgia degli ottavi?

L’estrazione degli ottavi viene considerata particolarmente difficile, ma una buona valutazione radiografica preliminare e una tecnica chirurgica adeguata con una intensa anestesia rendono la fase operativa anche se lunga, mai problematica per il paziente. Diverso è invece il post operatorio durante il quale il paziente deve seguire attentamente le istruzioni relative all’assunzione dei farmaci e alle modalità igieniche e alimentari 

Che cosa succede quando la radice degli ottavi si trova vicino al nervo?

In alcuni casi la presenza di un ottavo in posizione distesa o con le radici al livello del nervo alveolare inferiore può essere causa di lesioni. A volte queste lesioni possono essere anche permanenti e portare ad una riduzione della sensibilità della zona mandibolare di afferenza del nervo alveolare. Attualmente le tecniche di indagine radiografica consentono di ottenere un’indicazione esatta del posizionamento del nervo rispetto alle radici dentali e quindi si applicano tecniche guidate di sezionamento degli elementi dentali ad esempio con ultrasuoni.

Che cosa deve fare il paziento dopo aver estratto gli ottavi?

Il recupero dall’intervento dipende molto dalle difficoltà operative presentate durante l’intervento stesso, maggiore è il tempo e le sezioni dell’elemento necessarie per la sua rimozione e più lungo sarà il recupero. Questo di solito avviene in 4-5 giorni ma può prolungarsi. Il paziente può presentare gonfiore, febbre e difficoltà ad aprire la bocca (trisma).
Mantenendo una buona condizione igienica per evitare l'infiammazione (alveolite post estrattiva) e assumendo regolarmente i farmaci prescritti a seconda del tipo di intervento si ha comunque una buona guarigione ed una restituzio ad integrum recuperando la funzionalità e la sensibilità, minimizzando i problemi.

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