Chirurgia della ghiandola tiroidea

Chirurgia della ghiandola tiroidea

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 22/02/2023

La tiroide è una ghiandola situata nella parte anteriore del collo. Quest'organo è molto importante dato che contribuisce al buon funzionamento del nostro organismo e del nostro sviluppo cerebrale. Un intervento in quella zona del corpo può essere molto rischioso, come spiega il nostro esperto in chirurgia generale 

In quali casi viene effettuata un'operazione chirurgica della ghiandola tiroidea?

La chirurgia della ghiandola tiroidea è un intervento chirurgico che viene utilizzato per rimuovere tutte le ghiandole tiroidee o alcune di esse. Quest’organo è situato nella parte anteriore del collo, davanti la trachea ed è formato da due lobi, a destra e a sinistra, uniti da una parte più stretta chiamata istmo. 

Il procedimento chirurgico viene eseguito normalmente mediante anestesia generale. I casi chirurgici dove viene estratta tutta la ghiandola sono eseguiti tramite tiroidectomia totale. Invece in altri casi, si lascia un minimo di tessuto tiroideo, operazione chiamata tiroidectomia subtotale o totale, e in altre occasioni è necessario rimuovere solo la parte destra o sinistra della tiroide, ovvero bisogna eseguire un’emitiroidectomia.

L’incisione trasversale è di 5-7 cm e si trova a 2-3 cm tra l’unione della clavicola e dello sterno. Dopo aver separato i muscoli pretiroidei, si interviene sulla ghiandola.

Intervento della ghiandola tiroidea

Quest’intervento è indicato sia nel caso di malattia benigna che di malattia maligna. Nel primo caso si parla di gozzo multinodulare che sarà presente quando le dimensioni della ghiandola diventano più grandi per colpa della crescita dei noduli. In alcuni casi questi ultimi comprimono le zone adiacenti, in altri invece è difficile capire se sono di natura maligna o benigna. In questi casi di incertezza è consigliato eseguire una tiroidectomia completa. Altre volte invece è consigliato, quando ad esempio esiste solo un nodulo, di eseguire un’emitiroidectomia dopo la biopsia intraoperatoria. Nei casi in cui la patologia è maligna, la tipologia di cancro maggiormente riscontrata è il carcinoma papillare, che va trattato mediante una tiroidectomia totale.

Quali sono i rischi di quest’intervento?

Quest’intervento ha tutti i rischi che possiede qualsiasi intervento eseguito sotto anestesia generale. Inoltre, si aggiunge anche il rischio di emorragie, infezioni, di lesione delle ghiandole paratiroide, che regolano il metabolismo del calcio, e delle lesioni dei nervi, piuttosto ricorrenti e che influiscono sul funzionamento delle corde vocali.

Fase di recupero dopo l’intervento

Il processo di recupero di solito non è molto lungo. Nei casi di emiotiroidectomia, di solito il paziente viene dimesso dalla clinica dopo 24 ore. Quando il paziente si sottopone a una tiroidectomia invece, i tempi saranno più lunghi, e dovrà rimanere sotto osservazione per 48 ore. La vita quotidiana generalmente viene ripresa rapidamente, più o meno dopo due settimane dall’operazione. 

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