Chirurgia endoscopica spinale: come funziona?

Chirurgia endoscopica spinale: come funziona?

Editato da: Sharon Campolongo il 29/05/2023

Negli ultimi 5 anni nell’ambito delle tecniche chirurgiche dedicate alla colonna vertebrale si è progressivamente diffusa la chirurgia endoscopica spinale. Approfondiamo questo argomento con il Dott. Nicola Zullo, specialista in Neurochirurgia

Che cosa si intende per chirurgia endoscopica spinale?

Per chirurgia endoscopica spinale si intende una tecnica che utilizza una telecamera ad alta definizione, le cui immagini vengono visionate dal chirurgo su di un monitor, permettendogli di portare a compimento l’intervento: si potrebbe pertanto definire come una tecnica video-assistita.

La chirurgia endoscopica è già largamente diffusa ed utilizzata in altri campi specialistici, quali la Chirurgica Generale o Urologica, e più di recente è stata applicata anche nell’ambito della Chirurgica Vertebrale.

Quali tecniche si utilizzano e come si eseguono?

Le tecniche che si avvalgono di una telecamera, o endoscopio, sono due:

  • la monoportale, in cui un un singolo canale di servizio ospita sia la telecamera che i ferri chirurgici necessari ad effettuare le manovre;
  • la biportale, in cui l’endoscopio viene utilizzato per guidare le manovre effettuate dal chirurgo con l’altra mano attraverso un secondo piccolo accesso, diverso da quello della telecamera.

La procedura prevede l’introduzione di un canale di servizio attraverso una piccola incisione cutanea. Il canale di servizio viene ancorato in un punto preciso della colonna tramite il controllo effettuato scattando immagini radiografiche in sala operatoria. A questo punto viene introdotta la telecamera che permette di visualizzare le strutture anatomiche su cui intervenire e a seguire gli strumenti necessari per la risoluzione del problema (coagulatore, pinze, dissettori e frese).

La chirurgia endoscopica necessita di una curva di apprendimento piuttosto lunga, perché differisce molto da quella comunemente effettuata, ma una volta acquisita la necessaria dimestichezza può essere utilizzata come alternativa meno invasiva per il trattamento di alcune comuni patologie della colonna vertebrale.

modellino della colonna vertebrale

A che cosa serve tale chirurgia?

La tecnica endoscopica viene utilizzata per il trattamento delle ernie discali, specie quelle situate all’interno dei fori laterali di uscita delle radici nervose (ernie intraforaminali), e delle cosiddette stenosi lombari, ovvero il restringimento del canale che ospita le radici nervose, dovuto ai fenomeni di artrosi che coinvolgono gli elementi costitutivi della colonna.

Com’è il recupero post-operatorio?

Il decorso post-operatorio è rapido: solitamente il paziente può essere dimesso il giorno successivo all’intervento, essendo l’accesso chirurgico molto poco invasivo ed il sanguinamento praticamente nullo.

Ciò favorisce una accelerazione dei tempi di ripresa, soprattutto per la facile gestione del dolore post-chirurgico, che solitamente è minimo.

Quali sono i possibili rischi?

Le complicanze che si possono verificare in corso di intervento endoscopico sulla colonna vertebrale sono le medesime presenti in un intervento classico, con frequenze sostanzialmente sovrapponibili.

L’unica differenza è rappresentata dal rischio estremamente raro di lesione dei visceri addominali con la tecnica endoscopica, legato alla traiettoria particolare che si utilizza per l’introduzione della telecamera.

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