Chirurgia oncologica della mammella: un approccio innovativo e sicuro

Pubblicato il: 09/10/2024 Editato da: Serena Silvia Ponso il 09/10/2024

La maggior parte delle donne affette da un tumore al seno in stadio iniziale è sottoposta ad un intervento chirurgico, che spesso costituisce la prima cura in ordine di tempo.

Vediamo insieme al Dott. Giuseppe Catanuto come si svolgono gli interventi chirurgici, quali sono le possibili alternative, gli effetti collaterali e discutiamo con lui di una strategia alternativa denominata chirurgia oncoplastica.

Dott. Catanuto quali sono le possibili alternative che si offrono oggi ad una paziente che deve affrontare un intervento chirurgico al seno per un tumore?

Oggi le donne affette da un tumore al seno sono elettivamente candidate a un intervento conservativo. Da lungo tempo ormai sappiamo che rimuovere per intero la mammella non offre alcun vantaggio aggiuntivo alle nostre pazienti. Al contrario, spesso compromette in via definitiva la qualità della loro vita. Esistono tuttavia ancora alcuni casi in cui la mastectomia (intervento di asportazione della ghiandola mammaria) è ancora un intervento necessario. Ciò si verifica in due casi: quando il volume dell’area da asportare è tale da non consentire una facile ricostruzione del seno residuo, e quando ricorrono alcune alterazioni genetiche che predispongono allo sviluppo di una neoplasia mammaria

Cosa è la chirurgia oncoplastica della mammella?

La chirurgia oncoplastica è un approccio chirurgico nato all’inizio degli anni 2000 che prevede l’asportazione della neoplasia con un rimodellamento della ghiandola tale da non lasciare deformità residue. Queste tecniche si basano sul dislocamento dei tessuti stessi della ghiandola o sul rimpiazzo del volume asportato con tessuti provenienti da altre regioni esterne al seno.

Quali sono i vantaggi della chirurgia oncoplastica?

Tra i vantaggi della chirurgia oncoplastica moderna consideriamo certamente la possibilità di ridurre la necessità di eseguire una mastectomia. Questo è vero specialmente in caso di neoplasie che, troppo estese per essere asportate con un semplice intervento di rimozione, richiederebbero altrimenti una mastectomia. Tra gli altri vantaggi di questa tecnica segnaliamo la possibilità di ridurre il numero di re-interventi in seguito ad asportazione incompleta in prima battuta.

Diverse strategie di oncoplastica usano interventi derivati dalla chirurgia estetica del seno, come la riduzione o la pessi. In questo caso un effetto collaterale favorevole è il rimodellamento del seno. Va ricordato però che spesso queste tecniche non sono applicate per ottenere il massimo risultato estetico ma per asportare il tumore in maniera sicura.

Ridurre o rimodellare il seno con la chirurgia oncoplastica ha un dimostrato effetto favorevole sulla qualità della vita delle donne sottoposte a una diagnosi di cancro della mammella.


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Quali tecniche vengono utilizzate?

La scelta della tecnica chirurgica per un intervento conservativo si basa un discreto numero di elementi decisionali. Questi includono caratteristiche topografiche e biologiche della malattia (sede, volume, fattori prognostici etc), forma del seno e volume e non ultimo valori e preferenze della paziente.

Alcune donne scelgono infatti di andare incontro al più semplice intervento possibile per varie ragioni (rapido rientro a casa, minima ospedalizzazione, minima estensione delle cicatrici). In questi casi la la tecnica base di asportazione di un tumore è la quadrantectomia. Prevede la rimozione della neoplasia con un margine di tessuto sano intorno. L’incisione sulla pelle di norma è posta al di sopra della neoplasia e può essere longitudinale o radiale rispetto al complesso areola capezzolo.

In alcuni casi invece si può eseguire una tecnica di riposizionamento del tessuto ghiandolare per ripristinare la perdita di sostanza creatasi dopo l’asportazione. Si procede in questi casi ad una mastopessi o una riduzione del seno. Ciò avviene o per necessità oncologiche di asportazione ampia, o per espressa richiesta della paziente in base a valori e preferenze personali. Le cicatrici in questi casi sono di norma più estese, e spesso bilaterali. Con le cicatrici, non dimentichiamo che ci possono essere altri disturbi associati come perdita di sensibilità locale, dolore prurito e deformità.

Infine esiste un’altra possibilità chirurgica, impiegata in maniera routinaria solo da più recente, si tratta della riparazione con tessuto proveniente da altre regioni del torace (“lembi perforanti”). In questo caso l’intervento prevede il prelievo di una regione di pelle e grasso sottocutaneo che viene trasferita nella mammella per riparare la perdita di sostanza avvenuta.

Quali sono i rischi e le complicanze?

Gli interventi chirurgici al seno raramente espongono a un alto rischio di complicanze chirurgiche.

Anche la chirurgia oncoplastica presenta dei rischi. Le principali complicazioni includono:

  • Problemi di guarigione delle ferite o infezioni
  • Asimmetria del seno o cicatrici visibili.
  • Necrosi dei lembi o complicanze legate alla radioterapia post-operatoria, che può essere necessaria in alcuni casi.
  • Dolore cronico


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Conclusioni

La chirurgia oncoplastica della mammella rappresenta un'opzione ideale per le pazienti italiane che desiderano un trattamento oncologico efficace, evitando il più possibile una mastectomia e ottenendo un risultato cosmetico e funzionale ottimale. Questo tipo di intervento offre un equilibrio tra cura del tumore e qualità della vita, e può essere personalizzato in base alle esigenze specifiche della paziente. Se stai affrontando una diagnosi di tumore al seno, è importante discutere con il tuo specialista chirurgo senologo delle opzioni disponibili, tra cui la chirurgia oncoplastica, per determinare il percorso migliore per te.

A quale specialista rivolgersi?

Se stai valutando la chirurgia oncoplastica, il Dott. Giuseppe Catanuto è lo specialista di riferimento. Un'accurata pianificazione chirurgica e team multidisciplinare, che include oncologi e chirurghi plastici, è fondamentale per ottenere i migliori risultati.

Chirurgia Generale a Catania

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