Colpa professionale: scopri di più!

Colpa professionale: scopri di più!

Editato da: Sharon Campolongo il 31/10/2023

Per colpa professionale si intende quella colpa di chi svolge una determinata professione. In ambito medico, tale colpa si caratterizza per un comportamento imperito, imprudente o negligente di un sanitario, come anche da inosservanza di leggi, regolamenti ordini o discipline nello svolgimento della propria professione che riguarda non solo la parte diagnostica e prognostica, ma anche quella terapeutica. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo

Colpa professionale: di cosa si tratta?

La colpa professionale è la violazione assoluta o parziale, da parte del medico o della struttura che lo ospita (o nel quale esercita il suo ruolo), della condotta più idonea in cui non si rispettano le linee guida relative alla migliore gestione della patologia in esame o in assenza di queste, quando si ha violazione della "buona pratica medica". 

mezzo busto di un dottore

Quali sono i requisiti della colpa?

La colpa professionale avviene per assenza di conoscenza, di diligenza e di prudenza e ciò sia per il sanitario che per l'azienda come ospedale, ambulatorio, RSA, laboratorio, case di comunità e così via.

Il medico può aver colpa per motivi omissivi e/o commissivi, cioè se omette di avere un comportamento corretto o se effettua atti che sono contrari agli obblighi del suo ruolo. 

Al medico si chiede di avere specifiche competenze senza le quali non può svolgere il suo compito che è quello di tutela della salute

Qual è la forma più grave di colpa?

La colpa lieve avviene quando vi è assenza della dovuta diligenza, prudenza e perizia necessarie; mentre la colpa grave avviene quando le stesse sono grossolane e inescusabili.  

Cosa succede quando vi è una colpa professionale?

Il medico legale deve analizzare il nesso di casualità tra l'errore e il danno, individuando se il comportamento del medico e/o della struttura sono logicamente in contraddizione con le linee guida e/o con la buona pratica medica e il danneggiato; mentre il supposto responsabile e/o la struttura hanno l'obbligo di dimostrare che il loro comportamento sia stato conforme alle attese

È evidente che anche il ritardo diagnostico oltre all'errato comportamento, l'errore in un intervento chirurgico, le insufficienti cure o l'omissione di esami diagnostici possono essere motivo di colpa, così come anche la mancata organizzazione ed efficienza della struttura. 

 

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