Come affrontare una stenosi carotidea
Il nostro esperto in Chirurgia Vascolare a Firenze, il Dott. Enrico Barbanti, ci spiega che cos’è la stenosi carotidea e come affrontarla
Stenosi carotidea: di cosa si tratta?
Le arterie carotidi sono le principali arterie cerebro-afferenti, cioè responsabili dell'apporto di sangue al cervello. La stenosi carotidea è una delle patologie più frequenti a carico del sistema circolatorio arterioso e consiste nell'accumulo nel contesto della parete del vaso prima di materiale fibro-lipidico e con il passare del tempo anche di depositi di calcio. Questo accumulo porta ad una riduzione del lume attraverso il quale scorre il sangue.
Si tratta di una patologia responsabile di una quota importante di ictus ed eventi ischemici cerebrali, che a volte sono reversibili e funzionano da “campanello d'allarme”.
Come si presenta?
I sintomi consistono nella maggioranza dei casi in:
- perdita improvvisa della forza o sensibilità di un braccio, di una gamba o di entrambi
- perdita improvvisa della parola o della vista da un occhio
- deviazione della rima buccale
Quali sono i fattori di rischio?
I fattori che aumentano il rischio di incorrere in tale patologia sono una predisposizione familiare e l'età (fattori non modificabili).
Altri fattori sui quali invece possiamo intervenire sono principalmente la pressione alta, i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue ma soprattutto il fumo di sigaretta.
Importante fattore di prevenzione è inoltre un'attività fisica moderata quotidiana e controllo del peso, in quanto è dimostrato che obesità e sedentarietà sono importanti fattori favorenti tutte le malattie aterosclerotiche.
Come si formula la diagnosi?
La diagnosi è possibile anche in assenza di sintomi specifici mediante un Ecocolordoppler, meglio se eseguito da mani esperte: si tratta di un esame non invasivo e assolutamente privo di rischi. In caso di rilievo di una patologia stenosante degli assi carotidei di significato emodinamico con possibile indicazione a trattamento invasivo è indicato un approfondimento mediante Angio TC o Angio RM che dovrà essere comunque richiesta dallo specialista.
Come affrontare una stenosi carotidea?
In caso di dimostrata stenosi carotidea devono essere messi in atto tutti i mezzi di prevenzione e controllo dei fattori di rischio ed iniziare una terapia antiaggregante piastrinica.
Nel caso dovesse essere necessario un intervento di correzione della stenosi abbiamo a disposizione due opzioni: la chirurgia classica consiste nel rimuovere la placca responsabile della stenosi praticando un incisione sul lato del collo in corrispondenza della carotide malata; il trattamento endovascolare invece consiste nel posizionare uno stent a livello della stenosi mediante un accesso che nella maggioranza dei casi è attraverso una arteria femorale. Il tipo di intervento più adatto viene deciso caso per caso in base alle caratteristiche della placca e alle condizioni del paziente.
In entrambi i casi l'intervento eseguito in centri di provata esperienza comporta un rischio basso, inferiore al 3%. Naturalmente sia nel caso di terapia conservativa che chirurgica sono necessari controlli.