Come si diagnostica il Papillomavirus (HPV)

Pubblicato il: 25/08/2023 Editato da: Veronica Renzi il 25/08/2023

L’HPV è la causa quasi esclusiva del tumore della cervice uterina. Trattandosi anche dell’infezione sessualmente trasmissibile più comune al mondo, si intuisce quanto una adeguata prevenzione ed una corretta diagnosi siano fondamentali per evitare l’insorgenza del tumore. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Lorenzo Agoni, esperto in Ginecologia a Brescia

Con il Pap-test si vede il virus?

L’HPV è troppo piccolo per essere visto con i normali microscopi. Nel Pap-test è possibile identificare le modificazioni cellulari indotte dalla presenza dell’HPV. Pertanto, si tratta di una diagnosi indiretta, basata sulla morfologia delle cellule. Spesso le alterazioni cellulari possono essere di minima entità e porre solo il dubbio della presenza del virus, venendo definite come “alterazioni di significato indeterminato” (ASCUS). In altri casi le alterazioni possono essere evidenti e non lasciare dubbi. In quest’ultimo caso queste si possono classificare in base alla loro severità in alterazioni di “basso grado” (LSIL) oppure di “alto grado” (HSIL).

Come si fa diagnosi diretta di HPV?

La presenza dell’HPV può essere rilevata direttamente attraverso tecniche di laboratorio specifiche (PCR o ibridazione). Il prelievo per queste analisi si esegue contestualmente al Pap-test o separatamente con un tamponcino. Alcuni di questi test diagnosticano solo la presenza o l’assenza del virus, altri sono in grado di restituire come risultato il genotipo specifico dei virus presenti. Questa informazione è molto importante poiché gli oltre 200 tipi di HPV esistenti non sono tutti uguali ed il rischio verso la formazione del tumore varia a seconda del tipo virale.

Meglio il Pap-test o l’HPV-test?

Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e svantaggi. Il Pap-test permette di valutare il livello del danno cellulare dovuto alla presenza del virus ma non è in grado di valutare il tipo di HPV coinvolto ed è gravato da una certa variabilità nella diagnosi in quanto soggetta all’errore umano. L’HPV-test, al contrario, è eseguito da un macchinario che può accuratamente ed in maniera riproducibile dirci che genotipi di HPV sono presenti ma non ci dà alcuna informazione sul danno cellulare, che costituisce un passaggio obbligato per sviluppare il tumore.

Quale proposta per lo screening?

È necessaria di una metodica che permetta di trovare le HSIL in modo da poterle trattare prima che insorga un tumore. Nelle donne di età superiore ai 30-35 anni un HPV-test positivo si correla spesso con HSIL. Tuttavia, in una certa percentuale dei casi si ritrova solo l’infezione da HPV senza danno cellulare. Per valutare questa situazione, pertanto, è importante eseguire anche il Pap-test. In donne più giovani, invece, si propone il solo Pap-test in quanto la positività all’HPV-test è correlata all’HSIL in misura molto minore.

Ginecologia e Ostetricia a Brescia

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