La concentrazione e controllo dell’attenzione e la motivazione fanno parte delle tecniche di abilità psicologiche che aiutano gli atleti a controllare e migliorare le loro prestazioni sportive
Concentrazione e controllo dell'attenzione
Nello sport il saper rimanere concentrati in modo ottimale paga in termini di risultati, e infatti la concentrazione e il controllo sono forse le abilità mentali più importanti da saper padroneggiare a causa delle molteplici potenziali distrazioni che si possono presentare durante una gara.
L'attenzione selettiva viene definita come la capacità di scegliere gli stimoli più appropriati su cui concentrarsi, mentre la concentrazione è la capacità di mantenere l'attenzione per un periodo prolungato di tempo.
Lo sportivo deve essere capace di spostare l'attenzione rapidamente e con precisione. Portando come esempio un tennista, questo deve essere in grado di analizzare ampiamente i pensieri interni per trovare una strategia vincente e successivamente spostare l’attenzione su elementi esterni come la posizione dell’avversario, l’altezza della palla, lo spin per infine restringere l'attenzione alla palla per il tiro al volo vincente.
Questo costante spostamento mentale da stimolo esterno a interno, da ampio a stretto e viceversa è l'essenza del controllo dell'attenzione. Un buon controllo dell'attenzione consente all’atleta di scegliere quello che è importante, rimanere concentrato su di esso per tutto il tempo necessario e spostare l'attenzione se necessario.
Con apposite strategie, la concentrazione e l'attenzione sono migliorabili. Degli esempi possono essere rimanere centrati nel presente, recitare delle frasi significative a sé stessi, sostenere l'attenzione durante le distrazioni e usare l'immaginazione e il dialogo interiore per rimettere focalizzati quando si è distratti.
Anche se i principianti spesso pensano che una corretta focalizzazione richieda sforzo, l'attenzione più completa (a volte chiamata "flusso" o "zona") viene solitamente vissuta come un gioioso assorbimento nel momento piuttosto che come una lotta cosciente.
Motivazione: intensità e direzione dello sforzo
La motivazione invece, corrisponde all'intensità e alla direzione dello sforzo. Non tutti gli atleti sono motivati dalla medesima cosa, alcuni possono essere principalmente da obiettivi di attività come ad esempio il desiderio di imparare e migliorare, altri invece possono essere maggiormente motivati da obiettivi centrati sull’ego come mostrare competenza sugli altri.
La motivazione si può suddividere in intrinseca ed estrinseca. Ci riferiamo ai fattori motivazionali intrinseci come stati d’animo interni, che possono essere l’orgoglio o la soddisfazione. Questa si può aumentare consentendo all’atleta di prendere decisioni importanti e facendolo sentire competente.
I fattori motivazionali estrinseci invece, sono ricompense dall'esterno come il denaro o l'attenzione. Le insidie si verificano quando gli atleti sono principalmente motivati a compiacere gli altri piuttosto che sé stessi o quando i risultati sono così importanti che gli atleti si sentono minacciati dalla paura del fallimento o basano la loro autostima esclusivamente su quanto ottengono buone performance.