Cos’è e come si cura la Sindrome dello Stretto Toracico

Cos’è e come si cura la Sindrome dello Stretto Toracico

Editato da: Carola Malatacca il 28/09/2023

La Sindrome dello Stretto Toracico non è affatto rara ma è poco conosciuta. Le sue cause e la sintomatologia con cui si presenta sono diverse a seconda dei casi ma, in generale, il dolore all’arto superiore può costituire un indizio della sua comparsa.

In questo articolo approfondiamo tutti gli aspetti relativi alla sindrome e i suoi possibili trattamenti con il Dott. Eliseo Passera, specialista in Chirurgia Toracica

Sindrome dello Stretto Toracico

Per Sindrome dello Stretto Toracico - anche detta dell’Egresso Toracico - si intende la compressione dell’arteria, della vena o del nervo che dal collo e dal torace raggiungono il braccio.

Le sue cause possono essere congenite - ovvero presenti alla nascita - come malformazioni ossee o coste aggiuntive oppure acquisite, ad esempio per traumi delle coste o della clavicola e aumento di volume dei muscoli del collo e del torace, soprattutto in alcuni sport che utilizzano prevalentemente gli arti superiori: basket, pallavolo, free climbing, body building ecc.

Sindrome dello Stretto Toracico: sintomi

A seconda della struttura che viene compressa (vena, arteria o nervo) a livello della spalla e del torace, si possono presentare diversi sintomi:

  • Gonfiore improvviso del braccio;
  • Formicolii;
  • Alterata sensibilità dell’arto superiore e della mano, in particolare dell’anulare e del mignolo;
  • Dolore intenso, che può portare il paziente a recarsi in Pronto Soccorso.

Se la compressione è parziale, si manifestano sintomi più lievi che però non bisogna trascurare perché possono portare nel tempo all’affaticamento del braccio e la riduzione della massa muscolare.

Sindrome dello Stretto Toracico: a chi rivolgersi per ottenere una diagnosi?

La diagnosi è l’aspetto più complesso per questa patologia perché si tratta di una condizione confondibile con altre del collo e della spalla che presentano sintomi simili. Perciò, spesso, i pazienti vengono valutati da numerosi altri specialisti - ortopedico, fisiatra, neurochirurgo - prima di giungere al Chirurgo Toracico.

Un’accurata visita con uno specialista in Chirurgia Toracica è già sufficiente per far insorgere il sospetto della Sindrome dello Stretto Toracico. In seguito, esami specialistici come TAC, Risonanza, Ecodoppler Vascolare ed Elettromiografia permetteranno di confermare la diagnosi.

Trattamenti e cure

La strategia di cura deve essere affidata a un gruppo multidisciplinare che comprenda: Chirurgo Toracico, Chirurgo Vascolare, Fisiatra, Radiologo e Neurologo.

Gli specialisti concordano che nel caso di una compressione dei vasi (arteria e vena), la terapia più efficace è quella chirurgica, attraverso la decompressione dello stretto toracico. In mani esperte, i risultati sono molto favorevoli, con la scomparsa dei sintomi nel 95% dei pazienti.

Nel caso di una compressione nervosa, si consiglia una valutazione fisiatrica per poter eseguire una Fisioterapia finalizzata alla decompressione. Se la Fisioterapia non dovesse dare i risultati sperati, viene allora presa ancora in considerazione la terapia chirurgica.

Il nostro centro di Chirurgia Toracica presso l’Ospedale San Gerardo, si occupa ormai da anni di Sindrome dello Stretto Toracico e siamo l’unico centro in Italia ad eseguire questo tipo di intervento in modo mini-invasivo, con due piccole incisioni al torace e degenza media di soli 2-3 giorni.

Chirurgia Toracica a Bergamo