COVID-19: l’importanza della riabilitazione (respiratoria e non) nella fase di recupero
La riabilitazione è un aspetto spesso sottovalutato: soprattutto in questo momento, il ruolo del fisioterapista è essenziale per i pazienti che si stanno recuperando dall’infezione del COVID-19
COVID-19: i suoi effetti durano nel tempo
Secondo quanto riportato da medici e pazienti, nonostante l’esito del tampone al termine della malattia fornisca una risposta sulla contagiosità, non è ancora terminato il decorso della malattia. La polmonite interstiziale, tipica del Coronavirus, è una condizione debilitante per i pazienti e le conseguenze dovute ai prolungati tempi trascorsi a letto necessitano di una riabilitazione adeguata. I pazienti che si stanno riprendendo dall’infezione mostrano infatti astenia e difficoltà nei movimenti, oltre a squilibri a livello cognitivo ed emotivo dovuti alla perdita dei sensi di gusto e olfatto e dalla sensazione di disorientamento. Non bisogna inoltre sottovalutare il deficit respiratorio: i pazienti si affaticano anche solo nell’andare in bagno o nel fare una doccia.
Riabilitazione respiratoria: perché è importante?
L’obiettivo della riabilitazione respiratoria, soprattutto nel caso di pazienti ospedalizzati, è quello di ridurre la cosiddetta “fame d’aria” (dispnea). I fisioterapisti specializzati in questo tipo di riabilitazione collaborano con il personale medico al fine di gestire al meglio la ventilazione dei pazienti, che sia meccanica, non invasiva, con il supporto dell’ossigenoterapia, ecc. Al momento non esistono ancora delle linee guida univoche per la riabilitazione respiratoria, per questo motivo sarà necessario stabilire a seconda del caso un iter personalizzato, di intensità e durata variabile a seconda dell’età del paziente, della gravità dei sintomi manifestati e dalla durata del periodo di degenza.
Per aiutare la popolazione, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER), ha messo a disposizione un servizio di consulenza specifica in grado di fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie.
Riabilitazione: come, dove e per quanto tempo
Per chi è stato ricoverato in terapia intensiva a causa di una sintomatologia grave, sarebbe necessaria una seconda degenza, in strutture specifiche, della durata di 2-3 settimane per garantire un recupero ottimale della forza e dell’efficienza della muscolatura respiratoria. Per gli altri pazienti, invece, può essere sufficiente un periodo di 5-10 giorni. In seguito, sarà possibile terminare l’iter riabilitativo a livello ambulatoriale.
Quali sono i parametri per monitorare la ripresa dei pazienti?
- Febbre: non deve mai aumentare nei primi 3 giorni che seguono la dimissione;
Frequenza respiratoria: non devono superare le 22 respirazioni al minuto;
- Saturazione dell’ossigeno: deve essere almeno 96 a riposo per le persone sane e 92 se, prima del Coronavirus, si era affetti da altre patologie;
- Rapporto tra saturazione e frazione di ossigeno inspirata;
- Tosse;
- Dispnea.
Tutti questi parametri devono essere valutati sia a riposo che sotto sforzo e i pazienti devono essere necessariamente seguiti da specialisti.
Cosa deve fare chi ha superato il COVID-19 da casa, senza ricovero in ospedale?
Chi ha superato l’infezione da casa, potrà riprendere le normali attività dopo aver verificato di avere una corretta funzionalità respiratoria a riposo. Non bisogna spaventarsi se per diverse settimane si avverte una forte astenia (senso di grande stanchezza): si raccomanda di riprendere gradualmente le attività, in maniera tale da tenere sotto controllo il senso di fatica e recuperare poco a poco le forze.
Quali sono le indicazioni per chi ha patologie pregresse?
Per chi, prima di contrarre il Coronavirus, soffriva di aritmia, scompenso cardiaco, ipertensione o ha affrontato un infarto nei tre mesi precedenti alla malattia, si consiglia di consultare uno specialista (in Cardiologia o Pneumologia) e un fisioterapista.
Come recuperare gradualmente le forze stando a casa?
Data ancora l’impossibilita di uscire, si potrebbe camminare in corridoio raggiungendo 4-5 mila passi al giorno, oppure fare 3-4 rampe di scale. In alternativa, si possono anche fare 20-25 minuti di cyclette con un carico medio (riuscendo a parlare durante l’esercizio) o, sempre per 20-25 minuti, camminare sul tapis roulant ad una velocità di 3 km/h. Se possibile, sono consigliati anche tutti gli esercizi a corpo libero che coinvolgano differenti gruppi muscolari, per migliorare sia la funzionalità respiratoria che cardiocircolatoria. Molto utili sono anche lo yoga e il canto.
Se hai bisogno di un supporto da parte di uno specialista, puoi contattarlo tramite il servizio di Telemedicina.