Cura del Diabete: quali sono le terapie?
Con il termine diabete, dal greco “diabaino”: passo attraverso, si intende una malattia caratterizzata da iperglicemia. Vediamo insieme al Dott. Roberto Castello, specialista in Endocrinologia e Diabetologia, quali sono le nuove strategie terapeutiche del diabete mellito
Quali sono le diverse tipologie di Diabete?
Esistono diverse tipologie di diabete, accumunate da livelli di glicemia elevati. I principali sono:
- Diabete tipo 1, ad insorgenza giovanile e chiamato anche insulino dipendente;
- Diabete tipo 2, dell’età matura o insulino indipendente
- Diabete in gravidanza, detto gestazionale
- Diabete secondario ad altre patologie o assunzioni di farmaci.
Come viene effettuata la diagnosi di diabete?
La diagnosi di diabete di tipo 2 viene definita da due valori a digiuno > di 126 mg/dl o da un valore di HB glicata (marker dei valori medi di glicemia nei precedenti tre mesi) > 6.4%, oppure da una glicemia sierica a 2 ore > 200 mg% dopo un carico orale di 75 g di glucosio sciolto in acqua.
Il diabete tipo 2 è spesso non diagnosticato fino a quando non si manifestano delle complicanze: si stima che circa un terzo di tutte le persone con diabete non venga diagnosticato. I soggetti ad alto rischio aventi familiarità con la malattia o che soffrono di obesità ad esempio, devono essere sottoposti ad un esame di screening per diabete.
Quanto è diffuso il diabete di tipo 2?
La prevalenza del diabete di tipo 2 si aggira tra il 5,6% - 6 %, con un aumento oltre i 70 anni che arriva al 20 % della popolazione di quell’ età. La patogenesi del diabete tipo di tipo 2 coinvolge da un lato l’insulino-resistenza e dall’altro il deficit di secrezione di insulina che si modificano continuamente nel tempo.
Quali sono i sintomi del diabete?
I sintomi di un diabete scompensato sono in genere:
- Poliuria, polidipsia
- Perdita di peso
- Infezioni alle vie uro-genitali
- Disturbi visivi.
Quali sono le terapie per trattare il diabete?
Le prime indicazioni terapeutiche per un paziente diabetico sono la dieta mediterranea, l’attività fisica e l’educazione all’automonitoraggio glicemico.
La terapia farmacologica per il diabete tipo 2 fino a diversi anni fa era costituita da metformina, sulfaniluree e glinidi.
Le linee guida attuali mantengono la metformina tra i farmaci di prima scelta, mentre indicano di sostituire o non utilizzare le sulfaniluree.
Le nuove strategie terapeutiche comprendono:
- DPP-4 inibitori o gliptine: aumentano i livelli di incretine e inibiscono il rilascio di glucagone. Sono in grado di ridurre HB glicata dello 0.5 %, non inducono ipoglicemie ma sono neutri sulla protezione cardiovascolare;
- Incretine o GLP 1 agonisti: aumentano la secrezione di insulina e diminuiscono la secrezione di glucagone. Hanno effetti positivi sul controllo metabolico (meno 1% di Hb glicata), riducono il peso corporeo, non inducono ipoglicemia ed effetti di protezione cardiovascolare sia primaria che secondaria;
- Glifozine o SGLT 2 inibitori: agiscono a livello del riassorbimento renale del glucosio. Determinano riduzione HB glicata dello 1%, calo del peso corporeo, pressione arteriosa, non inducono ipoglicemie e favoriscono la protezione cardiovascolare.
Di prossima disponibilità il Tirzepatide un farmaco appartenente alla famiglia degli incretino-mimetici, con la specificità di essere un doppio agonista del gastric inhibitory peptide (GIP) e del glucagon-like peptide 1 (GLP1), che consente un’azione più efficace sul compenso glicemico e sul peso corporeo senza tuttavia un aumento degli effetti collaterali gastrointestinali.