Il tumore al seno è una realtà che colpisce molte donne, ma la buona notizia è che oggi abbiamo a disposizione numerose strategie per effettuare una diagnosi precoce e trattarlo efficacemente. In questo articolo, offriamo una panoramica sulle principali misure preventive e sulle opzioni chirurgiche disponibili. Conoscere queste informazioni è fondamentale per affrontare con serenità e consapevolezza un percorso che, sebbene difficile, può essere affrontato con successo. Approfondiamo insieme questi aspetti cruciali per la salute femminile
Diagnosi precoce del tumore della mammella: un’arma fondamentale contro il tumore al seno
Individuare in fase iniziale il tumore al seno rappresenta la prima linea di difesa. La diagnosi precoce, grazie a tecniche di screening come la mammografia, è cruciale per individuare lesioni sospette da sottoporre a ulteriori indagini per effettuare la diagnosi precoce e scoprire quindi tumori in fase molto iniziale. In Italia, il programma di screening mammografico è rivolto a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni, con controlli ogni due anni. Tuttavia, è consigliabile iniziare a fare mammografie a partire dai 40 anni se ci sono fattori di rischio come una storia familiare di tumori al seno, o se il senologo lo ritiene utile in relazione a molteplici fattori.
Prima dei 40 anni, oltre alla visita è importante effettuare anche il controllo ecografico delle mammelle, con periodicità indicata dal medico, in relazione alla storia clinica.
Individuare il tumore in fase iniziale permette non solo di aumentare la sopravvivenza, ma consente al chirurgo senologo di effettuare interventi chirurgici che conservano in gran parte la mammella.
Fattori di rischio e stile di vita
Conoscere i fattori di rischio è essenziale per la prevenzione. Alcuni sono modificabili, come lo stile di vita, mentre altri, come la genetica, non lo sono. Adottare un'alimentazione sana, mantenere un peso corporeo adeguato, fare esercizio fisico regolarmente e limitare l'assunzione di alcol sono tutti comportamenti che possono ridurre il rischio di sviluppare il tumore al seno.
Inoltre, la Dott.ssa Miranda consiglia di discutere con il proprio medico la possibilità di effettuare test genetici per BRCA1 e BRCA2, in particolare se ci sono casi di tumore al seno o all'ovaio in famiglia. Identificare una mutazione genetica può aiutare a prendere misure preventive mirate, come una maggiore frequenza di controlli o interventi chirurgici profilattici.
Opzioni chirurgiche: dalla conservazione del seno alla mastectomia
Quando il tumore al seno viene diagnosticato, spesso si rende necessario un intervento chirurgico. Esistono diverse opzioni, che variano in base allo stadio del tumore, alla sua localizzazione e alle preferenze del paziente.
Chirurgia conservativa: lumpectomia, resezione mammaria, quadrantectomia
La chirurgia conservativa, consiste nella rimozione del tumore e di una piccola parte di tessuto circostante, preservando il resto del seno. Questa opzione è generalmente consigliata nei casi in cui il tumore è di dimensioni ridotte e ben localizzato. Dopo l'intervento, è spesso necessario un ciclo di radioterapia per eliminare eventuali cellule tumorali residue.
La Dott.ssa Miranda sottolinea che, nonostante la conservazione del seno sia una scelta preferita da molte donne, è fondamentale valutare attentamente, con il proprio chirurgo, la possibilità di recidiva e l'eventuale necessità di ulteriori trattamenti.
Mastectomia: quando è necessario rimuovere l'intero seno
In alcuni casi, la mastectomia, ovvero la rimozione totale del seno, può essere la scelta più sicura. Questa opzione è spesso consigliata quando il tumore è grande, multiplo o quando vi è una mutazione genetica BRCA. Esistono diverse varianti di mastectomia, tra cui quelle classiche e quelle con risparmio della pelle o del capezzolo, quest'ultime particolarmente indicate per chi desidera una ricostruzione immediata del seno.
Ricostruzione del seno: un percorso di rinascita
Per molte donne, la ricostruzione del seno è una parte importante del percorso di guarigione. Può essere eseguita contestualmente alla mastectomia o in un secondo momento. Le tecniche più comuni includono l’uso di espansori tissutali seguiti da impianti o come si effettua oggi sempre più frequentemente si inserisce contestualmente alla mastectomia la protesi, evitando quando possibile l’intervento ricostruttivo in due tempi. Altra modalità ricostruttiva è ricostruire prelevando tessuto da altre parti del corpo La Dott.ssa Miranda sottolinea che la ricostruzione del seno non è solo una questione estetica, ma può aiutare a migliorare il benessere psicologico della paziente, restituendole una sensazione di completezza.
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Prendi in mano la tua salute
Affrontare il tumore al seno è un viaggio complesso, ma sapere di avere opzioni può rendere questo percorso meno spaventoso. La prevenzione attraverso screening regolari e uno stile di vita sano rimane la miglior difesa contro questa malattia. Tuttavia, se la diagnosi arriva, esistono numerose opzioni chirurgiche che possono adattarsi alle tue esigenze individuali.