Disturbo Ossessivo Compulsivo: sai davvero di che cosa si tratta?
Questo disturbo colpisce cinque milioni di italiani e molto spesso i farmaci risultano inefficaci. Approfondiamo questo argomento con il Prof. Giovanni D’Attoma, specialista in Neuropsichiatria, che ci spiegherà quali sono le cause e le novità terapeutiche
Che cos’è il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)?
Si tratta di un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni.
Tale disturbo può manifestarsi sia in età pediatrica che in quella adulta, tuttavia l’incidenza massima si presenta in pazienti con età compresa tra i 15 e i 25 anni.
Questo tipo di disturbo influisce negativamente sul normale funzionamento sociale e lavorativo dell’individuo.
Esistono varie tipologie di Disturbo Ossessivo Compulsivo:
- Disturbo Ossessivo Compulsivo da controllo
- Disturbo Ossessivo Compulsivo da contaminazione
- Disturbo Ossessivo Compulsivo da ordine e simmetria
- Disturbo Ossessivo Compulsivo da superstizione eccessiva
Come si manifesta il Disturbo Ossessivo Compulsivo?
La sintomatologia dei soggetti che soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo include:
- Attenzione ai dettagli, alle regole, alle liste, all’organizzazione che fa perdere di vista lo scopo principale dell’attività;
- Perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti;
- Eccessiva dedizione al lavoro, evitando svago ed amicizie;
- Esageratamente coscienziosità e scrupolosità;
- Incapacità di gettare via oggetti usati e di alcun valore;
- Rigidità, avarizia e testardaggine.
A volte, ci sono soggetti che conservano gelosamente anche le feci e le urine in appositi contenitori; mentre altri che prendono dai bidoni della spazzatura vestiti, scarpe ed oggetti per conservarli.
Quali sono le cause più frequenti?
Tra le cause di questo disturbo si trova:
- Una predisposizione genetica (spesso nella stessa famiglia è possibile riscontrare diversi soggetti);
- Un comportamento psicopedagogico particolarmente apprensivo da parte di uno o di entrambi i genitori o degli insegnanti;
- Un’educazione particolarmente severa.
Come trattare questo disturbo?
Il trattamento consiste nell'utilizzo di una psicoterapia breve strategica o una terapia cognitivo-comportamentale a cui si potrà aggiungere un eventuale trattamento farmacologico, impiegando farmaci come la Clomipramina, la Fluvoxamina, l’Olanzapina.
Recentemente sono stati utilizzati alcune medicine antivirali e la Silimarina, con risultati sovrapponibili agli SSRI e che aprono interessanti scenari sul versante eziopatogenetico.
Non raramente alcuni soggetti, particolarmente gli adulti, sono resistenti a questo trattamento per cui potrà essere utilizzato il TMS (Transcranic Magnetic Stimulation) su cui sia la letteratura internazionale che l’esperienza condotta presso il Centro Cefalee e Neuropsichiatria di Ostuni ha fornito risultati incoraggianti; in questi ultimi mesi alcuni Centri Italiani hanno utilizzato la DBS (Deep Brain Stimulation).