Disturbo Ossessivo Compulsivo: sai davvero di che cosa si tratta?

Disturbo Ossessivo Compulsivo: sai davvero di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 02/10/2023

Questo disturbo colpisce cinque milioni di italiani e molto spesso i farmaci risultano inefficaci. Approfondiamo questo argomento con il Prof. Giovanni D’Attoma, specialista in Neuropsichiatria, che ci spiegherà quali sono le cause e le novità terapeutiche                   

Che cos’è il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)?

Si tratta di un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni.

Tale disturbo può manifestarsi sia in età pediatrica che in quella adulta, tuttavia l’incidenza massima si presenta in pazienti con età compresa tra i 15 e i 25 anni.

 

Questo tipo di disturbo influisce negativamente sul normale funzionamento sociale e lavorativo dell’individuo.

Esistono varie tipologie di Disturbo Ossessivo Compulsivo:

  • Disturbo Ossessivo Compulsivo da controllo
  • Disturbo Ossessivo Compulsivo da contaminazione
  • Disturbo Ossessivo Compulsivo da ordine e simmetria
  • Disturbo Ossessivo Compulsivo da superstizione eccessiva

    lettere sparse che compongono la sigla OCD

Come si manifesta il Disturbo Ossessivo Compulsivo?

La sintomatologia dei soggetti che soffrono di Disturbo Ossessivo Compulsivo include:

  • Attenzione ai dettagli, alle regole, alle liste, all’organizzazione che fa perdere di vista lo scopo principale dell’attività;
  • Perfezionismo che interferisce con il completamento dei compiti;
  • Eccessiva dedizione al lavoro, evitando svago ed amicizie;
  • Esageratamente coscienziosità e scrupolosità;
  • Incapacità di gettare via oggetti usati e di alcun valore;
  • Rigidità, avarizia e testardaggine.

A volte, ci sono soggetti che conservano gelosamente anche le feci e le urine in appositi contenitori; mentre altri che prendono dai bidoni della spazzatura vestiti, scarpe ed oggetti per conservarli.

Quali sono le cause più frequenti?

Tra le cause di questo disturbo si trova:

  • Una predisposizione genetica (spesso nella stessa famiglia è possibile riscontrare diversi soggetti);
  • Un comportamento psicopedagogico particolarmente apprensivo da parte di uno o di entrambi i genitori o degli insegnanti;
  • Un’educazione particolarmente severa.

Come trattare questo disturbo?

Il trattamento consiste nell'utilizzo di una psicoterapia breve strategica o una terapia cognitivo-comportamentale a cui si potrà aggiungere un eventuale trattamento farmacologico, impiegando farmaci come la Clomipramina, la Fluvoxamina, l’Olanzapina.

Recentemente sono stati utilizzati alcune medicine antivirali e la Silimarina, con risultati sovrapponibili agli SSRI e che aprono interessanti scenari sul versante eziopatogenetico.    

Non raramente alcuni soggetti, particolarmente gli adulti, sono resistenti a questo trattamento per cui potrà essere utilizzato il TMS (Transcranic Magnetic Stimulation) su cui sia la letteratura internazionale che l’esperienza condotta presso il Centro Cefalee e Neuropsichiatria di Ostuni ha fornito risultati incoraggianti; in questi ultimi mesi alcuni Centri Italiani hanno utilizzato la DBS (Deep Brain Stimulation).

Neuropsichiatria infantile a Ostuni