Diverticolosi: alcuni consigli alimentari

Autore: Dott. Massimo Chiaretti
Pubblicato: | Aggiornato: 22/02/2023
Editor: Marta Buonomano

Che alimentazione bisogna seguire in caso di diverticolosi? Risponde Il Dott. Massimo Chiaretti, esperto in Chirurgia Generale e Dietologia a Roma

Cosa sono i diverticoli del colon?

I diverticoli sono piccole estroflessioni (sacchetto diverticolare) i cui orifici (colletti) si osservano sulla superficie mucosa del colon (interna, nel lume) e che si estrinsecano (sviluppano) verso l’esterno del viscere attraversandone i vari strati parietali.

I diverticoli sono più frequenti nella parte del colon chiamata sigma (55%) e solitamente non causano disturbi e in questo caso si parla di diverticolosi. Se invece i diverticoli si infiammano, si manifestano i seguenti sintomi e si parla di diverticolite:

  • Distensione addominale
  • Dolore spontaneo (dolenzia)
  • Dolore alla palpazione (dolorabilità)
  • Sanguinamento
  • Peritonismo
  • Febbre
  • Nausea
  • Vomito
  • Inappetenza

Abitudini alimentari e diverticolosi

In caso di dieta basata sul consumo eccessivo di alimenti raffinati (a basso residuo fecale) quali carne, grassi e cibi conservati oppure molto sofisticati (panne, creme, sughi), e su un basso consumo di alimenti vegetali ricchi di fibre (frutta, verdura cruda ma soprattutto bollita, legumi e cereali integrali), il paziente avrà un alvo stitico (evacuazioni spontanee di feci dure distanziate da almeno 72 ore) e questo può aumentare il rischio di formazione di diverticoli colici.

Per questo motivo è importante seguire alcuni consigli mirati, in modo da prevenire sia la stipsi che la formazione di diverticoli, la loro infiammazione (diverticolite) e i sintomi:

  • Eliminare tutti gli alimenti contenenti i semi: kiwi, peperoni, fragole, pomodori, melanzane, uva, fichi, frutta secca, frutti di bosco, zucchine (solo i semi);
  • Aumentare l’apporto di fibre vegetali bollite senza sale, condite dopo scolatura;
  • Evitare cottura in padella, pepe, peperoncino, alcolici, cioccolato;
  • Consumare due o tre porzioni di verdura al giorno e due porzioni di frutta per chi soffre di diverticolosi . I legumi, invece, vanno consumati non più di due volte a settimana. Tra verdura cotta: asparagi, cavolfiore, broccoli, bieta, spinaci. La verdura cruda, ad integrazione: lattuga, radicchio, sedano e carote. La frutta adatta è: mela, pera, cocomero, arancia. Per evitare fenomeni di distensione addominale provocati dalla fermentazione batterica è meglio evitare legumi, carboidrati (pasta e pane, dessert dolci) ed assumere se possibile yogurt;
  • Aumentare il consumo di acqua portandolo a 2000 cc di acqua liscia (se non coesistono nefropatie, epatopatie, cardiopatie);
  • Moderare il consumo di carne e cibi eccessivamente sofisticati;
  • Assumere un antibatterico intestinale secondo prescrizione medica: 1 compressa due volte al dì, per 7 giorni al mese, tutti i mesi, allo scopo di abbattere la carica batterica;
  • Eseguire la Colonscopia periodicamente, possibilmente nello stesso centro per confrontare i risultati.

L’azione delle fibre vegetali insieme a un adeguato apporto di acqua fa aumentare il volume e diminuire la rigidità delle feci, in modo da attraversare facilmente e senza eccessivi sforzi il canale retto-anale. È importante controllare il contenuto di sodio degli alimenti e dell’acqua che si assume che non deve superare i 20 mg/litro (può aumentare la pressione arteriosa nei pazienti predisposti) e può inoltre essere utile assumere tè deteinato, tisane di frutti, brodo vegetale.

Stile di vita e diverticolosi

Chi soffre di diverticolosi, non solo deve seguire una dieta ricca di fibre vegetali bollite e acqua, priva di semi, piccanti alcoolici e cioccolato ma deve anche mantenere uno stile di vita sano:

  • Evitare la sedentarietà praticando attività fisica anche moderata;
  • Evitare di saltare i pasti assumendo piccoli spuntini a metà mattinata e metà pomeriggio;
  • Se compare meteorismo, flatulenza, diarrea occorre adeguare la dieta sotto guida del medico;
  • In caso di diverticolite, bisogna sospendere l’alimentazione e rivolgersi al proprio medico.

Dott. Massimo Chiaretti
Dietologia

Vedi il profilo

Valutazione generale del paziente


Nutrizione
Mesoterapia
Dieta proteinata
Dieta ipocalorica
Test intolleranze alimentari
Disturbi alimentari
Parkinson
Nutrizione clinica
Dietoterapia
Controllo del peso