Elettromiografia (EMG): come funziona?

Elettromiografia (EMG): come funziona?

Editato da: Sharon Campolongo il 23/02/2023

Le malattie del sistema nervoso periferico e dell’apparato muscolare possono essere diagnosticate tramite un esame definito Elettromiografia. Approfondiamo questo argomento con il Dott. Giovanni Cuccia, specialista in Neurologia

Perché viene impiegata l’Elettromiografia?

Questo esame è fondamentale perché permette non solo di esaminare la conduzione nervosa, motoria e sensitiva, ma anche di determinare l’attività dei muscoli sia in riposo che sotto sforzo.

Attraverso l’EMG è possibile individuare la sofferenza, la lesione o l’intrappolamento di radici nervose o tronchi nervosi.

Pertanto, si utilizza in caso di:

  • Radicolopatie da ernie discali
  • Polinevriti
  • Miopatie
  • Lesioni dei tronchi nervosi
  • Radicoliti
  • Miositi
  • Polimiositi
  • Miastenia

Inoltre, si consiglia di sottoporsi a un’Elettromiografia in presenza di sintomi come:

  • Formicolii
  • Dolori
  • Crampi
  • Alterazione della sensibilità
  • Riduzione della forza

paziente a visita con la dottoressa

In che cosa consiste? 

L’EMG si divide in due fasi:

  • La prima fase consiste nella misurazione della velocità di conduzione di uno stimolo elettrico lungo il nervo mediante l’Elettroneurografia;
  • La seconda fase, invece, si determina la presenza di attività elettrica spontanea attraverso un elettrodo ad ago.

Ci sono delle norme di preparazione prima di sottoporsi a tale esame?

Non c’è bisogno di una preparazione particolare prima di sottoporsi a tale esame.

Inoltre, una volta eseguito l’esame, è possibile guidare e tornare a lavorare.

Si consiglia di non applicare creme sul corpo prima dell’esecuzione dell’esame e di indossare abiti comodi.

Ci sono delle controindicazioni?

L’EMG non presenta controindicazioni se eseguito correttamente e rispettando le normative di Legge.

Tuttavia, è fondamentale che il paziente comunichi al medico se è portatore di pace-maker oppure assume anticoagulanti ed antiaggreganti.

Quali risultati possono emergere?

Nel caso in cui l’EMG mostri che l'attività elettrica di un nervo è alterata o rallentata, è un segnale di:

Se l’attività elettrica di un muscolo è alterata, allora è possibile soffrire di:

  • Radicolopatie cervicali o lombosacrali
  • Disturbi della conduzione neuromuscolare quali la SLA
  • Disturbi del muscolo

In base ai risultati, lo specialista deciderà se sottoporre il paziente ad ulteriori test o il tipo di trattamento da applicare.

Neurologia a Castelvetrano