Errore del medico di base e responsabilità medica
Il rapporto tra pazienti e medici di base è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei primi. Tuttavia, quando si verificano errori medici o comportamenti negligenti da parte del medico, sorge la questione della responsabilità medica. In questo articolo il Dott. Marcello Lorello, Medico legale e Internista, esamina le diverse forme di responsabilità medica e come queste possono influire sui pazienti
Cos’è la responsabilità medica?
La responsabilità medica è la condizione in cui un operatore sanitario, incluso il medico di base, è tenuto a rispondere ai danni causati al paziente durante l'esercizio della sua professione.
È importante sottolineare che i medici non sono tenuti a garantire un risultato specifico (come la guarigione), ma sono obbligati a fornire un adeguato livello di professionalità e a seguire le linee guida e la buona prassi medica.
Quali sono le forme di responsabilità medica?
Nel contesto della responsabilità medica, possono verificarsi due forme principali:
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La responsabilità contrattuale, in ambito medico, viene in rilievo nei confronti della struttura sanitaria, nonché del medico che agisca quale libero professionista nell’adempimento di una prestazione assunta direttamente con il paziente.
In questo caso, il paziente è tenuto a provare solo il danno e il nesso di causalità tra la prestazione medica e il pregiudizio subito. La struttura e/o il medico dovranno fornire la prova dell’esatto adempimento. -
La responsabilità extracontrattuale, invece, ricorre nei confronti del medico che sia intervenuto quale dipendente di una struttura ospedaliera, o comunque fornendo una prestazione senza retribuzione diretta da parte del paziente.
In questo caso, il paziente è tenuto a provare non solo il danno e il nesso di causalità tra il pregiudizio e la prestazione ricevuta, ma anche gli estremi di colpa del sanitario.
Quando a chiedere il risarcimento non è il soggetto che ha ricevuto la prestazione ma i suoi congiunti, nell’ipotesi di danno da morte o di lesione grave del rapporto parentale, la responsabilità sia della struttura che del medico ha sempre natura extracontrattuale.
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Cos'è il danno da perdita di chance?
Il danno da perdita di chance si verifica quando un paziente subisce una perdita di opportunità per ottenere vantaggi economici e patrimoniali a causa di un comportamento illecito di altri. Per essere risarcibile, il paziente deve dimostrare un nesso causale tra l'evento illecito e la perdita subita. Questo danno non è basato su aspettative, ma su possibilità concrete e quantificabili.
Come si calcola il danno da perdita di chance?
La quantificazione del danno da perdita di chance avviene in modo equo, tenendo conto delle reali possibilità di raggiungere il risultato sperato. È importante considerare anche altri fattori che avrebbero potuto ostacolare il raggiungimento di tali vantaggi, diversi dall'evento illecito. Ad esempio, se un paziente perde un'opportunità economica a causa di un incidente stradale, il risarcimento tiene conto di tutte le variabili.
Può un medico essere ritenuto responsabile se la malattia è asintomatica?
La responsabilità medica dipende dalla diligenza professionale necessaria per prevenire errori terapeutici o diagnostici. Tuttavia, se una malattia è asintomatica, può essere difficile dimostrare che il medico ha commesso un errore.
In un caso specifico dei genitori avevano cercato il risarcimento dei danni a causa della morte del loro figlio colpito da broncopolmonite asintomatica; la sentenza però aveva scagionato il medico, evidenziando che egli aveva seguito una procedura diagnostica adeguata alle circostanze.
In conclusione, la responsabilità medica è un aspetto cruciale della relazione tra medici e pazienti. Comprendere le diverse forme di responsabilità e come vengono valutate è fondamentale per garantire la tutela dei diritti dei pazienti e la corretta pratica medica.
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