Fallimento ripetuto dell'impianto: approfondimenti sulle tecniche e le prospettive future

Pubblicato il: 07/08/2024 Editato da: Veronica Renzi il 07/08/2024

A continuazione del primo articolo sul Fallimento ripetuto dell'impianto (PMA), consultabile a questo link, approfondiamo qui di seguito con la Dott.ssa Valeria Valentino, specialista in Ginecologia e Ostetricia a Camaiore, le prospettive future delle tecniche di riproduzione assistita, analizzando i dibattiti sui trasferimenti embrionali, i nuovi protocolli per poor responder e le innovazioni nella selezione degli embrioni.


Dibattiti sui risultati dei trasferimenti embrionali

In letteratura ci sono pareri contrastanti. Ad esempio, uno studio prospettico randomizzato del Dr. Ledee-Bataille ha mostrato tassi di impianto simili tra embrioni trasferiti al Day 3 e al Day 5. Inoltre, la cancellazione del ciclo di trattamento può avvenire a causa del mancato sviluppo degli embrioni fino allo stadio di blastocisti, con conseguenze emotive ed economiche negative. Il trasferimento sequenziale può offrire il vantaggio di un transfer a blastocisti senza esporre l'intero ciclo al rischio di cancellazione. Questa tecnica è indicata per pazienti con un numero adeguato di embrioni di buona qualità da trasferire in entrambi i giorni, ma non è adatta a poor responder (donne con scarsa risposta ovarica).

Nuovi protocolli di stimolazione per Poor Responder

Anche i protocolli di stimolazione sono fondamentali per migliorare le probabilità di successo nei cicli di PMA. Una nuova strategia per le poor responder è la somministrazione di E2 nella fase luteale del ciclo precedente alla stimolazione. Inoltre, alcuni autori hanno proposto l'uso di testosterone transdermico per aumentare la risposta follicolare nelle poor responder, considerando che gli androgeni, prodotti dal metabolismo del progesterone, sono substrati essenziali per la produzione di estrogeni. Tuttavia, gli androgeni possono avere effetti sia positivi sia negativi sui follicoli, a seconda dei modelli sperimentali.


La selezione degli embrioni: oltre la morfologia

Un aspetto cruciale delle tecniche di riproduzione assistita è la selezione dell'embrione più competente per il trasferimento. Attualmente, la selezione si basa principalmente sulla morfologia, ma questo metodo ha un tasso di insuccesso superiore al 70%. Probabilmente, ciò è dovuto all’assenza di embrioni competenti e alla nostra incapacità di selezionare con precisione l’embrione più adatto. Migliorare la capacità di selezione degli embrioni potrebbe incrementare i tassi di gravidanza, consentendo il transfer di un singolo embrione. Le tecnologie omiche, come genomica e proteomica, stanno aprendo nuove strade per valutare la morfologia degli embrioni umani e potrebbero rappresentare una vera evoluzione in questo campo.

Ginecologia e Ostetricia a Camaiore

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