Glaucoma: comprendere la malattia e le sue implicazioni
Il glaucoma è una delle principali cause di cecità nel mondo, una malattia oculare caratterizzata da un danno progressivo al nervo ottico. Nonostante la sua gravità, molti pazienti non ne sono consapevoli fino a quando la perdita della vista non diventa significativa. In questo articolo esploreremo insieme alla Dott.ssa Lucia Scorolli, specialista in Oculistica, le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per il glaucoma.
Cos'è il glaucoma?
Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa oculare che compromette il nervo ottico, essenziale per condurre lo stimolo luminoso al cervello. La malattia è esclusivamente di origine genetica e quindi ereditaria, anche se la sua evidenza clinica può saltare 3 generazioni al massimo 4. A seconda delle razze può essere dominante il glaucoma ad alta pressione o il glaucoma senza alta pressione (es. razza italiana essenzialmente ad alta pressione, razza giapponese soprattutto a bassa pressione). .
Tipi di glaucoma
Il glaucoma si può classificare in questo modo:
- Glaucoma primario ad angolo aperto: è la forma più comune di glaucoma. Si sviluppa lentamente e spesso senza sintomi evidenti fino a quando il campo visivo non è significativamente compromesso. Ricordiamo che si possono vedere 10/10 centrali, perché la macula è sana, anche con un campo visivo da “canna di fucile”.
- Glaucoma ad angolo chiuso: meno comune, si manifesta rapidamente e può essere accompagnato da sintomi come dolore oculare intenso, nausea e visione offuscata.
- Glaucoma congenito: raro, presente alla nascita, è causato da un'anomalia nel sistema di drenaggio dell'occhio.
- Glaucoma secondario: causato da altre condizioni mediche come diabete, traumi oculari o infiammazioni.
Cause e fattori di rischio
Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia (lo sviluppo genetico della malattia è come protetto da una proteina di contenimento che si può aprire in qualsiasi momento della vita per cause esterne anche se l’età di maggiore diagnosi e tra i 40 e i 50 anni):
- Storia familiare: la presenza di glaucoma in famiglia determina il rischio secondo la classica trasmissione genetica.
- Condizioni mediche dismetaboliche.
- Uso prolungato di farmaci corticosteroidi può aumentare la pressione intraoculare.
- Traumi oculari che agiscano a livello delle aree di deflusso dell’umore acqueo dell’occhio possono causare glaucoma.
Quali sono i sintomi?
I sintomi del glaucoma variano a seconda della tipologia. Nel glaucoma ad angolo aperto i sintomi si manifestano gradualmente:
- Perdita del campo visivo periferico: uno dei primi segni soggettivi ma purtroppo espressione tardiva della malattia.
- Visione tunnel: nelle fasi avanzate.
Nel glaucoma ad angolo chiuso, i sintomi sono più acuti:
- Dolore oculare severo
- Mal di testa
- Nausea e vomito
- Visione offuscata
Gli aloni colorati intorno alle fonti luminose lamentate dai pazienti sono sintomo di aumento della pressione intraoculare indipendentemente dal tipo di glaucoma.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Il glaucoma: quali sono le cause?
Parliamo di diagnosi
La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire la perdita del campo visivo e alla fine anche della visione. Gli esami diagnostici includono:
- Tonometria: misura la pressione intraoculare.
- Oftalmoscopia: esamina il nervo ottico per rilevare danni.
- Campo visivo: testa la visione periferica.
- Pachimetria corneale: misura lo spessore della cornea.
- Ecocolordoppler oftalmico: misura la vascolarizzazione che arriva al nervo ottico
Trattamento
Il trattamento del glaucoma deve essere polifunzionale: aumentare il drenaggio dell’umor acqueo o ridurre la produzione dello stesso, proteggere la fibra nervosa e facilitare la trasmissione.
- Colliri: i farmaci topici possono ridurre la produzione di liquido intraoculare o aumentare il suo drenaggio.
- Farmaci orali: in alcuni casi vengono prescritti per concorrere alla riduzione pressoria.
- Laser terapia: utilizzata per migliorare il drenaggio del liquido intraoculare attraverso la dilatazione dei fori di drenaggio trabecolare o, ab interno o ab esterno nei casi più gravi ridurre la produzione di umor acqueo attraverso la coagulazione ab esterno di piccole porzioni del corpo ciliare.
- Chirurgia: procedure come la trabeculectomia protetta o non protetta, sclerotomia con o senza impianto valvolare o, nei casi più gravi impianto di dispositivi di drenaggio dalla camera anteriore alle vie posteriori, possono essere necessarie.
Prevenzione e gestione
Sebbene non esista una prevenzione certa per il glaucoma, alcuni passi possono ridurre il rischio o rallentare la progressione della malattia:
- Esami oculari regolari: soprattutto dopo i 40 anni.
- Ricerca meticolosa della familiarità (il glaucoma è una malattia genetica nella stragrande maggioranza dei casi le famiglie possono saltare l’evidenza clinica per 3-4 generazioni ma la patologia non scompare mai e si ripresenta).
- · Controllo delle condizioni mediche: gestire malattie dismetaboliche
Conclusioni
Il glaucoma è una malattia silenziosa e di difficile diagnosi.
In caso di dubbio è meglio eseguire sempre gli esami raccomandati invece che procrastinarli. Non fare riferimento a quanto uno vede perché la vista centrale è l’ultima che scompare.
La nostra raccomandazione di affidarsi a un Oculista esperto quando si ha il dubbio sulla familiarità e comunque fare controlli annuali della regolarità delle funzioni oftalmiche ed ogni 5 anni un campo visivo come precauzione generalizzata che è tanto più raccomandabili quanto più ci si avvicina ai 40 anni.