Glaucoma: comprendere la malattia e le sue implicazioni

Pubblicato il: 11/07/2024 Editato da: Serena Ponso il 26/07/2024

Il glaucoma è una delle principali cause di cecità nel mondo, una malattia oculare caratterizzata da un danno progressivo al nervo ottico. Nonostante la sua gravità, molti pazienti non ne sono consapevoli fino a quando la perdita della vista non diventa significativa. In questo articolo esploreremo insieme alla Dott.ssa Lucia Scorolli, specialista in Oculistica, le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per il glaucoma.


Cos'è il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa oculare che compromette il nervo ottico, essenziale per condurre lo stimolo luminoso al cervello. La malattia è esclusivamente di origine genetica e quindi ereditaria, anche se la sua evidenza clinica può saltare 3 generazioni al massimo 4. A seconda delle razze può essere dominante il glaucoma ad alta pressione o il glaucoma senza alta pressione (es. razza italiana essenzialmente ad alta pressione, razza giapponese soprattutto a bassa pressione). .


Tipi di glaucoma

Il glaucoma si può classificare in questo modo:

  1. Glaucoma primario ad angolo aperto: è la forma più comune di glaucoma. Si sviluppa lentamente e spesso senza sintomi evidenti fino a quando  il campo visivo non è significativamente compromesso. Ricordiamo che si possono vedere 10/10 centrali, perché la macula è sana, anche con un campo visivo da “canna di fucile”.
  2. Glaucoma ad angolo chiuso: meno comune, si manifesta rapidamente e può essere accompagnato da sintomi come dolore oculare intenso, nausea e visione offuscata.
  3. Glaucoma congenito: raro, presente alla nascita, è causato da un'anomalia nel sistema di drenaggio dell'occhio.
  4. Glaucoma secondario: causato da altre condizioni mediche come diabete, traumi oculari o infiammazioni.


Cause e fattori di rischio

Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia (lo sviluppo genetico della malattia è come protetto da una proteina di contenimento che si può aprire in qualsiasi momento della vita per cause esterne anche se l’età di maggiore diagnosi e tra i 40 e i 50 anni):

  • Storia familiare: la presenza di glaucoma in famiglia determina il rischio secondo la classica trasmissione genetica.
  • Condizioni mediche dismetaboliche.
  • Uso prolungato di farmaci corticosteroidi può aumentare la pressione intraoculare.
  • Traumi oculari che agiscano a livello delle aree di deflusso dell’umore acqueo dell’occhio possono causare glaucoma.



Quali sono i sintomi?

I sintomi del glaucoma variano a seconda della tipologia. Nel glaucoma ad angolo aperto i sintomi si manifestano gradualmente:

  • Perdita del campo visivo periferico: uno dei primi segni soggettivi ma purtroppo espressione tardiva della malattia.
  • Visione tunnel: nelle fasi avanzate.


Nel glaucoma ad angolo chiuso, i sintomi sono più acuti:


Gli aloni colorati intorno alle fonti luminose lamentate dai pazienti sono sintomo di aumento della pressione intraoculare indipendentemente dal tipo di glaucoma.

 

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Parliamo di diagnosi

La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire la perdita del campo visivo e alla fine anche della visione. Gli esami diagnostici includono:

  • Tonometria: misura la pressione intraoculare.
  • Oftalmoscopia: esamina il nervo ottico per rilevare danni.
  • Campo visivo: testa la visione periferica.
  • Pachimetria corneale: misura lo spessore della cornea.
  • Ecocolordoppler oftalmico: misura la vascolarizzazione che arriva al nervo ottico

 

Trattamento

Il trattamento del glaucoma deve essere polifunzionale: aumentare il drenaggio dell’umor acqueo o ridurre la produzione dello stesso, proteggere la fibra nervosa e facilitare la trasmissione.

  • Colliri: i farmaci topici possono ridurre la produzione di liquido intraoculare o aumentare il suo drenaggio.
  • Farmaci orali: in alcuni casi vengono prescritti per concorrere alla riduzione pressoria.
  • Laser terapia: utilizzata per migliorare il drenaggio del liquido intraoculare attraverso la dilatazione dei fori di drenaggio trabecolare o, ab interno o ab esterno nei casi più gravi ridurre la produzione di umor acqueo attraverso la coagulazione ab esterno di piccole porzioni del corpo ciliare.
  • Chirurgia: procedure come la trabeculectomia protetta o non protetta, sclerotomia con o senza impianto valvolare o, nei casi più gravi impianto di dispositivi di drenaggio dalla camera anteriore alle vie posteriori, possono essere necessarie.


 

Prevenzione e gestione

Sebbene non esista una prevenzione certa per il glaucoma, alcuni passi possono ridurre il rischio o rallentare la progressione della malattia:

  • Esami oculari regolari: soprattutto dopo i 40 anni.
  • Ricerca meticolosa della familiarità (il glaucoma è una malattia genetica nella stragrande maggioranza dei casi le famiglie possono saltare l’evidenza clinica per 3-4 generazioni ma la patologia non scompare mai e si ripresenta).
  • ·        Controllo delle condizioni mediche: gestire malattie dismetaboliche

 

Conclusioni

Il glaucoma è una malattia silenziosa e di difficile diagnosi.

In caso di dubbio è meglio eseguire sempre gli esami raccomandati invece che procrastinarli. Non fare riferimento a quanto uno vede perché la vista centrale è l’ultima che scompare.

La nostra raccomandazione di affidarsi a un Oculista esperto quando si ha il dubbio sulla familiarità e comunque fare controlli annuali della regolarità delle funzioni oftalmiche ed ogni 5 anni un campo visivo come precauzione generalizzata che è tanto più raccomandabili quanto più ci si avvicina ai 40 anni.

Oculistica a Bologna

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