Gomito del tennista: come curare l’Epicondilite?

Pubblicato il: 02/05/2023 Editato da: Alice Cattelan il 02/05/2023

In questo articolo parleremo dell’Epicondilite, una patologia molto comune dolorosa localizzata all'epicondilo laterale, comunemente chiamata anche gomito del tennista.

In cosa consiste l’Epicondilite?

L’Epicondilite è una patologia caratterizzata da un’alterazione degenerativa dei tendini estensori del carpo, soprattutto dell’estensore radiale breve del carpo (ERBC), che determina dolore. Si manifesta con dolore solitamente riferito a livello del compartimento esterno del gomito dove si inseriscono gli estensori. La causa non è del tutto nota. L’abuso ripetitivo lavorativo o sportivo, fattori costituzionali e microtraumi sono tra le cause ritenute più probabili.

Come si cura l’Epicondilite?

Il trattamento per l’Epicondilite è principalmente di tipo conservativo e comprende diversi approcci terapeutici come ad esempio: riposo, fisioterapia, farmaci topici o per via sistemica, infiltrazioni locali con antinfiammatori o sostanze che promuovono la guarigione biologica come fattori di crescita. Il trattamento chirurgico viene di solito preso in considerazione quando i sintomi durano oltre 6 mesi e dopo almeno 2 tipi di trattamenti riabilitativi senza miglioramento.

Quali sono gli approcci più efficaci del trattamento conservativo?

Secondo l’esperienza del Dott. Davide Blonna, i trattamenti più efficaci sono:

  • Riposo: aiuta soprattutto nelle fasi iniziali dell’Epicondilite ed è il primo passo per ridurre il dolore. È importante evitare lavori che richiedono l’utilizzo ripetitivo del polso e della mano;
  • Farmaci: quali ad esempio antinfiammatori aiutano a ridurre il dolore. È consigliato posizionare la borsa del ghiaccio a livello del gomito alcune volte al giorno. I farmaci antinfiammatori topici o per os sono spesso trattamenti per ridurre il sintomo ma non per curare la causa del dolore. Nelle fasi acute dell’epicondilite possono comunque essere efficaci per attenuare i sintomi. Nelle fasi croniche dell’epicondilite la loro efficacia è limitata.

  • Cortisone: l’iniezione di cortisone negli estensori è uno strumento utilizzato per alleviare i sintomi dell’Epicondilite. Tuttavia può essere considerato un trattamento temporaneo che rimanda il problema di qualche settimana o mese. Se si decide, in accordo con il paziente, di eseguire infiltrazioni con cortisone, bisogna aver chiaro il rischio di complicanze locali tra le quali: discromia cutanea, atrofia adiposa locale, lesione legamento collaterale del gomito. Secondo la nostra esperienza un’infiltrazione di cortisone può avere un razionale nella fase acuta infiammatoria dell’epicondilite ma non nella fase cronica. Più di un’infiltrazione non è comunque generalmente consigliata, cosi’ come è da sconsigliare nelle forme croniche o nelle recidive del dolore.
  • Fisioterapia: seguire un corretto programma di fisioterapia può ridurre il dolore e migliorare la funzione del gomito. I trattamenti più comunemente utilizzati sono: onde d’urto, stretching, rinforzo eccentrico, tecar terapia, magnetoterapia. La fisioterapia è sicuramente il trattamento di prima scelta nel trattamento corretto dell’epicondilite. L’intervento chirurgico non deve mai sostituire il trattamento fisioterapeutico.

Quando ricorrere al trattamento chirurgico?

Il trattamento chirurgico viene riservato ai pazienti che non rispondono ad almeno 6 mesi di trattamento conservativo, incluso un appropriato trattamento fisioterapeutico.  L’obiettivo è quello di rimuovere il tessuto degenerativo a livello dei tendini estensori e promuovere la formazione di tessuto simil-tendineo funzionale. L’intervento può essere eseguito sia a cielo aperto che per via artroscopica. Nessuna delle due tecniche si è rivelata migliore dell’altra. La scelta di una tecnica sull’altra viene di solito discussa con lo specialista curante.

Di seguito un breve video sulla chirurgica open dell’epicondilite in cui si rimuove il tessuto degenerato facendo attenzione a non danneggiare il legamento collaterale esterno.

Ortopedia e Traumatologia a Torino

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