Gonfiore testicolare? Scopri tutto sull’idrocele e le sue cure

Pubblicato il: 21/06/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 23/07/2024

L'idrocele è una condizione medica che comporta l'accumulo di liquido nel sacco scrotale che circonda i testicoli. Questo disturbo può presentarsi in uomini di qualsiasi età, ma è più comune nei neonati e negli adulti sopra i 40 anni. Sebbene spesso non sia doloroso, l'idrocele può causare disagio e preoccupazione a causa del gonfiore evidente che provoca

 

Cos'è l'idrocele?

L'idrocele è un accumulo di liquido sieroso tra i due strati della tunica vaginale, una membrana che avvolge i testicoli. Questo liquido si raccoglie nello scroto, causando un rigonfiamento visibile. Esistono due principali tipi di idrocele:

  • Idrocele congenito: presente dalla nascita, è causato dalla mancata chiusura del dotto peritoneo-vaginale, che permette al liquido di fluire dall'addome allo scroto.
  • Idrocele acquisito: si sviluppa successivamente nella vita a causa di infiammazioni, infezioni, traumi o altre condizioni che causano l'accumulo di liquido.

 

Quali sono le cause dell'idrocele?

Le cause dell'idrocele possono variare a seconda dell'età del paziente.


Nei neonati, l'idrocele congenito è spesso dovuto alla mancata chiusura del dotto peritoneo-vaginale. Durante lo sviluppo fetale, i testicoli scendono dall'addome nello scroto attraverso questo dotto. Se il dotto non si chiude correttamente dopo la nascita, può consentire al liquido addominale di accumularsi nello scroto.


Negli adulti, l'idrocele acquisito può avere diverse cause, tra cui:

  • Traumi o lesioni: un colpo o un trauma ai testicoli o allo scroto può causare la formazione di un idrocele.
  • Infezioni o infiammazioni: condizioni come epididimite, orchite o infezioni sistemiche possono causare infiammazione e conseguente accumulo di liquido.
  • Ritenzione idrica: malattie che causano ritenzione di liquidi, come l'insufficienza cardiaca congestizia o le malattie renali, possono portare all'idrocele.
  • Tumori: anche se raro, un tumore ai testicoli può causare l'idrocele.

 

Quali sono i sintomi dell'idrocele?

Il sintomo principale dell'idrocele è il gonfiore indolore nello scroto. Questo gonfiore può essere più evidente alla sera e meno al mattino. Nei casi più gravi, possono presentarsi anche altri sintomi quali un senso di pesantezza o di pressione nello scroto o un arrossamento dovuto all’infiammazione.

 

Come si diagnostica l'idrocele?

La diagnosi dell'idrocele inizia generalmente con un esame fisico. Il medico può palpare lo scroto per rilevare la presenza di liquido. Esami più specifici includono:

  • Transilluminazione: una luce viene posizionata contro lo scroto per vedere se il liquido all'interno permette il passaggio della luce, suggerendo la presenza di un idrocele.
  • Ecografia scrotale: questo è l'esame più comune per confermare la diagnosi e determinare la quantità di liquido e la presenza di eventuali altre condizioni.

 

Quali sono i trattamenti disponibili?

Il trattamento dell'idrocele dipende dalla gravità dei sintomi e dall'età del paziente.

Nei bambini, l'idrocele congenito spesso si risolve spontaneamente entro il primo anno di vita senza necessità di trattamento. Se persiste oltre i 12 mesi o diventa problematico, può essere raccomandato un intervento chirurgico.

Negli adulti, il trattamento dell'idrocele può includere:

  • Osservazione: se l'idrocele è piccolo e non causa sintomi, il medico potrebbe consigliare di monitorarlo senza interventi.
  • Aspirazione del liquido: con un ago, il medico può rimuovere il liquido in eccesso, anche se questa soluzione è spesso temporanea.
  • Chirurgia (idrocelectomia): nei casi più gravi o persistenti, si può ricorrere a un'operazione chirurgica per rimuovere il sacco dell'idrocele e impedire che si riformi.


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Conclusioni

L'idrocele, pur essendo generalmente benigno, può causare disagio e richiedere interventi medici soprattutto in età adulta. La diagnosi precoce e la scelta del trattamento appropriato sono fondamentali per evitare complicanze e migliorare la qualità della vita del paziente. Consultare tempestivamente uno specialista è il passo essenziale per una gestione efficace della condizione.

Urologia a Belluno

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