L'Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant'Antonio, è un'infezione virale causata dalla riattivazione del virus Varicella-Zoster. Questa condizione si manifesta con un'eruzione cutanea dolorosa e può portare a complicanze severe se non trattata adeguatamente. Ne parliamo con il Dott. Giuseppe Rossella, Ematologo, Internista e Infettivologo a Piacenza.
Quali sono le cause e i fattori di rischio?
Dopo l'infezione primaria da varicella, il virus rimane latente nei gangli nervosi e può riattivarsi in condizioni di immunosoppressione, stress, età avanzata o malattie croniche. Tra i fattori di rischio più comuni troviamo:
- Invecchiamento (> 50 anni)
- Terapie immunosoppressive
- Patologie croniche (diabete, malattie autoimmuni)
- Stati di forte stress psicofisico
Sintomi e complicanze
L'Herpes Zoster si manifesta inizialmente con bruciore, formicolio e dolore localizzato in una specifica area cutanea. Successivamente, compare un'eruzione vescicolare che segue il decorso di un nervo sensitivo (dermatomero).
Le complicanze più comuni includono:
- Nevralgia post-erpetica: dolore persistente anche dopo la guarigione cutanea.
- Infezioni batteriche secondarie della pelle.
- Coinvolgimento oculare (Zoster oftalmico), con rischio di danni alla vista.
- Zoster disseminato, una forma più grave con interessamento di più organi.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi dell'Herpes Zoster è prevalentemente clinica, basata su anamnesi e caratteristiche dell'eruzione cutanea. Nei casi dubbi, si possono eseguire:
- PCR per DNA del Varicella-Zoster
- Esami sierologici per anticorpi specifici
Trattamenti disponibili
La terapia antivirale è essenziale e deve essere iniziata entro 72 ore dalla comparsa dell'eruzione per ridurre la durata e la severità dei sintomi. I farmaci più utilizzati sono:
- Aciclovir
- Valaciclovir
- Famciclovir
Per il controllo del dolore possono essere impiegati:
- Antidolorifici (FANS, paracetamolo)
- Anticonvulsivanti o antidepressivi triciclici per la nevralgia post-erpetica
- Blocco nervoso o terapia infiltrativa nei casi refrattari
In che modo si può fare prevenzione?
La vaccinazione è il metodo più efficace per ridurre il rischio di Herpes Zoster e complicanze correlate. Le due principali opzioni vaccinali sono:
- Zostavax (vaccino vivo attenuato)
- Shingrix (vaccino ricombinante, più efficace e indicato per pazienti immunodepressi)
Conclusione
L'Herpes Zoster è una patologia comune ma potenzialmente debilitante. Se soffri di questa condizione prenota subito una visita presso il Poliambulatorio Igea con il Dott. Giuseppe Rossella, che sarà in grado di garantirti un trattamento tempestivo.