Il dolore muscolo-scheletrico: il mal di schiena è “il Re”

Il dolore muscolo-scheletrico: il mal di schiena è “il Re”

Editato da: Serena Silvia Ponso il 09/11/2023

Il dolore rappresenta il modo con cui l’organismo segnala un danno ai propri tessuti, e il dolore muscolo-scheletrico è quello che può insorgere alle ossa e articolazioni, ai muscoli, ai tendini, ai legamenti e ad altri tessuti molli (IASD, Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore). Ce ne parla il Dott. Raul Eduardo Giunta, Ortopedico e Traumatologo a Udine

Tra i diversi dolori muscolo-scheletrici quanto è frequente il mal di schiena?

Il dolore lombare o lombalgia, che interessa la parte inferiore della schiena, è in assoluto il dolore muscolo-scheletrico più frequente nell’uomo: è il “Re”, mentre la “Regina” è la cervicalgia, il dolore localizzato al collo.                 

 Come si manifesta il dolore muscolo-scheletrico?                                                                                          

Il dolore muscolo-scheletrico può manifestarsi a sorpresa come una sensazione penosa che ci toglie la pace, definita dolore acuto, e che compromette temporaneamente la nostra mobilità, cioè la capacità di svolgere le attività quotidiane.

Se il dolore diventasse cronico provocherebbe una sofferenza persistente, “un nemico invisibile”, che ci intrappolerebbe in una dimensione psicologica di incomunicabilità, mettendoci alla prova nelle relazioni con chi ci sta attorno, togliendoci la gioia di vivere. Tutto questo è influenzato molto dai nostri pensieri, credenze, terapie pregresse e dai conseguenti comportamenti, siano questi giusti oppure sbagliati.
 

Come evitare il dolore muscolo-scheletrico?                                  

La sfida per evitare di arrivare a questa condizione senza fine, vale a dire che il dolore acuto si prolunghi nel tempo trasformandosi in cronico sta, magari guidati da un esperto, nel cominciare ad imparare che cos’è il dolore, per acquisire le competenze necessarie per comprenderlo, giungere a percepirlo, interpretarlo e, un po' alla volta, liberarci da quella potenziale prigione che siamo noi stessi a costruire.

 

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Ortopedia e Traumatologia a Udine