Dolore cronico: si può risolvere?

Dolore cronico: si può risolvere?

Editato da: Cecilia Ghidotti il 22/06/2022

Nello scorso articolo abbiamo visto perché si manifesta il dolore muscolo-scheletrico cronico, analizzandone le varie cause. Oggi, il Dott. Raúl Eduardo Giunta ci spiega i sintomi nello specifico e quali possibili trattamenti abbiamo a disposizione

Come si manifesta?

“Il dolore cronico cambia il modo in cui pensiamo, ci comportiamo e ci muoviamo”. Esso spesso si evidenzia a livello delle regioni lombare e cervicale, causando il noto mal di schiena, sia basso (lombare), il più frequente in assoluto, che quello alto-cervicale, nominati tecnicamente, lombalgia e cervicalgia.

La lombalgia (mal di schiena basso) è il dolore localizzato nella zona lombare tra l’arcata costale e i glutei e colpisce il 60% delle persone. Sebbene in caso di LBP acuta il dolore è un sintomo normale, utile e protettivo, in quella cronica, diventa inutile non protettivo e pure disabilitante, dove la persona perde anche il significato del proprio dolore, in conseguenza di molteplici fattori: fisici, psicologici, comportamentali e/o relazionali che contribuiscono a protrarre il problema iniziale, da cui è ora affatto dissociato.

In conclusione, il dolore cronico è quello che si protrae al di là del tempo di normale guarigione dei tessuti e perdura oltre i tre mesi. Esso si esprime come si dirà qui di seguito. Si presenta in una o più aree del corpo, a volte si sposta oppure è associato ad altri sintomi come formicolii, parestesie, cambi di temperatura e colore locale.

La motricità può essere limitata e può scatenare o accentuare il dolore.

Genera percezione di debolezza e riduce la tolleranza agli esercizi. Produce affaticamento, nonché paura ed evitamento del dolore all’effettuare dei movimenti (kinesiofobia). Causa difficoltà al sonno, tanto nell’addormentarsi, quanto per frequenti interruzioni, ecc. Crea disinteresse e demotivazione per le normali attività, ansia e depressione. Inoltre, genera una costante preoccupazione di poter provare dolore.

Compromette la memoria, la concentrazione e il pensiero positivo. Elabora sensi di colpa e rabbia, fa sorgere pensieri insensati, come: “perché è capitato a me?” ed origina la convinzione dell’impossibilità di guarigione e catastrofismo.

Come trattare in modo adeguato il dolore cronico

Poiché il dolore cronico o persistente influenza il pensiero e le emozioni e condiziona le risposte del corpo al dolore, coinvolgendo l’intera vita della persona, dove tutto gira intorno al male, è necessario e fondamentale un approccio terapeutico olistico e personalizzato, che la renda capace di affrontare tutti questi fattori.

Sulla base dell’anamnesi si spiegherà al paziente con un linguaggio semplice i fattori che contribuiscono al dolore, per dopo discutere insieme le più adatte alternative per la riabilitazione.

Secondo le più aggiornate conoscenze delle neuroscienze sul dolore cronico, i migliori trattamenti prevedono di insegnare ai pazienti a comprendere le cause del proprio dolore, per adeguare le loro risposte emotive e fisiche e per imparare a sviluppare un piano individuale di recupero duraturo.

Questa non è una soluzione né rapida né passiva. Occorre l'identificazione dei fattori chiave legati ai sintomi. In modo graduale si abbinano tecniche di rilassamento psico-fisico, di respirazione e strategie per riprendere l'attività motoria perduta.

Efficacia del trattamento. Rischi e benefici

Il rischio da evitare in ogni caso è rimandare l’inizio della cura; occorre impedire il peggioramento del dolore e specialmente, della disabilità che esso crea.

In quanto ai benefici, cominciare in fase precoce aumenta le possibilità di successo, sia per attenuare il dolore che per la ripresa del movimento e di tutte le attività abbandonate. Ma per un risultato ottimale del percorso terapeutico, oltre all’expertise del terapeuta, ci vuole un’enorme volontà e perseveranza del paziente, in modo tale da creare una solida alleanza terapeutica.

La persona se proattiva, con la guida del terapeuta, riuscirà a comprendere il proprio dolore e ad acquisire delle capacità per l’autocontrollo della sua condizione.

Terapia del dolore a Udine