Il Time-Lapse nella FIV: di che cosa si tratta?
Il Dott. Angelo Tocci, specialista in Ginecologia e Fecondazione Assistita, ci parla del time-lapse nella FIV e della sua inutilità in questa procedura
Che cos’è il time-lapse?
Nella fecondazione in vitro si utilizzano degli incubatori e ne esistono di due tipi: quelli convenzionali e quelli time-lapse. La differenza principale tra queste due tipologie è che nel time-lapse vi è una telecamera che registra le immagini durante lo sviluppo dell’embrione, che dura tra i 3 e i 5 giorni.
Questo sistema è stato introdotto nei centri di fecondazione assistita nel 1997. Tuttavia, solo a partire dal 2010 si è iniziato ad utilizzare al fine di vedere quali embrioni raggiungevano la fase di blastocisti e, quindi, avere una migliore possibilità di dare origine a una gravidanza.
Il time-lapse rappresenta davvero un valore aggiunto per la FIV?
Purtroppo, il time-lapse non rappresenta un valore aggiunto per la Fecondazione assistita, poiché secondo alcune pubblicazioni scientifiche questa procedura non aumenta il tasso di gravidanza clinica né le probabilità di "bambino in braccio".
Anche tutte le autorità scientifiche internazionali, tra cui la Società Europea di Medicina della Riproduzione (ESHRE), non sono d’accordo sull’utilizza di tecniche, la cui efficacia non è stata dimostrata scientificamente attraverso studi ben condotti e controllati.
Pertanto, il time-lapse è una tecnica aggiuntiva alla fecondazione in vitro convenzionale, ma che non presenta alcuna efficacia.
Che consigli dare a una coppia che si sottopone alla FIV?
A tutte le coppie che desiderano una gravidanza e decidono di sottoporsi alla FIV, si consiglia di informarsi bene in cliniche specializzate, al fine di evitare costi aggiuntivi spropositati per procedure inutili come il time-lapse.