In cosa consiste l’infertilità maschile?
L’infertilità è definita dall’OMS come l’incapacità da parte di una coppia di concepire una gravidanza dopo almeno un anno di rapporti sessuali regolari non protetti. Se vi è un fattore maschile come causa della ridotta fertilità, cioè una alterazione di alcuni parametri del liquido seminale, si parla di infertilità maschile
Quali sono le cause dell’infertilità maschile?
Vi sono dei fattori in grado di alterare la bilancia ossidativa in senso pro-ossidante con impatto negativo sullo spermiogramma. Innanzitutto lo stile di vita errato con abuso di fumo di sigaretta, alcol, obesità, sedentarietà e stress psichico. Anche le malattie croniche quali il varicocele, il diabete e le prostatiti hanno un'nfluenza negativa sulla fertilità.
Inoltre, anche alcuni fattori ambientali quali gli inquinanti atmosferici, i metalli pesanti, i mutageni ambientali e alcuni farmaci come gli antibiotici hanno la loro importanza. Tutti questi fattori riducono la fertilità riducendo la motilità degli spermatozoi e portando alterazioni del DNA degli stessi con ridotta capacità di fusione con l’ovocita. Inoltre vi possono essere dei fattori ormonali oppure genetici a causare dispermia, quali le alterazioni numeriche dei cromosomi, le traslocazioni, le alterazioni del cromosoma Y oppure X, la Fibrosi Cistica.
Quando ci si rivolge a uno specialista?
Ci si deve rivolgere ad un Andrologo esperto in Medicina della Riproduzione quando la coppia non riesce ad ottenere la gravidanza per via naturale e i parametri standard del seme presentano delle alterazioni.
Come influisce l’infertilità nella vita di un uomo e/o di una coppia?
La mancanza di figli in genere influisce negativamente sulla vita di coppia e non solo, in quanto spesso vengono coinvolte le famiglie dei due partner creando grosse preoccupazioni. Non è presente solo il dolore di non riuscire a concepire, ma anche le notevoli spese a cui la coppia va incontro e spesso i disagi dovuti ai viaggi da un centro di PMA all’altro, anche fuori dai confini nazionali.
Come si può prevenire l’infertilità maschile?
La prevenzione della infertilità maschile va fatta in giovane età con una visita andrologica per valutazione del pene e dei testicoli, e in età adolescenziale con un ecocolordoppler testicolare per verificare la presenza del varicocele.
In età adulta l’uso dei profilattici può evitare le infezioni seminali, che potenzialmente sono dannose per il seme. Inoltre occorre non fumare e non fare uso di droghe e svolgere una vita sana.
E, non per ultimo, si consiglia di fare i figli quando si è giovani, perchè con il tempo vi è un declino della qualità spermatica con l’incremento della frammentazione del DNA degli stessi, che rende il seme sempre meno fertile.
Quali sono le possibili soluzioni contro i problemi di infertilità maschile?
Innanzitutto va fatta una valutazione andrologica completa con ecografia ed ecocolordoppler dei testicoli e della prostata e vescicole seminali e un accurato spermiogramma con test di capacitazione ed eventualmente di frammentazione del DNA.
Se vi è un varicocele importante questo va operato, sempre che ci sia la possibilità di miglioramento seminale, valutato anche con esami ormonali e genetici.
A disposizione dell’Andrologo vi sono inoltre terapie ormonali e le terapie con anti ossidanti, con anti infiammatori, con antibiotici, se necessari. Ma la cosa fondamentale è tenere sempre presente l’età della partner, che obbliga a collaborare con il ginecologo, prima di qualsiasi terapia andrologica, medica o chirurgica, considerando sempre che un buon embrione si crea solo dalla fusione di uno spermatozoo ed un ovocita in ottimo stato.