Iperidrosi: di che cosa si tratta?

Iperidrosi: di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 25/02/2023

L’iperidrosi è un disturbo comune che interessa circa l’1% della popolazione europea. In altre popolazioni, come quella asiatica, la sua incidenza raggiunge addirittura il 3% della popolazione. Approfondiamo le cause e i sintomi di tale condizione, nonché le possibili terapie

Perché ci sono pazienti che soffrono di iperidrosi, più comunemente conosciuta come sudorazione severa?

L’iperidrosi è un disturbo che si manifesta come una sudorazione eccessiva in alcune parti del corpo; nella maggior parte dei casi si evidenzia isolatamente alle mani, alle ascelle, al viso o ai piedi, talora in più sedi contemporaneamente. Questa condizione può creare problemi di relazione, sia lavorativi che sociali, a tutte le età.

Questa condizione, denominata tecnicamente “iperidrosi focale primitiva”, è determinata da una eccessiva stimolazione da parte del tessuto nervoso autonomo (sistema nervoso simpatico o ortosimpatico) che attiva le ghiandole sudoripare a produrre un’esagerata quantità di sudore.

Come capire se si soffre di iperidrosi?

L’iperidrosi si manifesta tipicamente con mani bagnate e vestiti macchiati in sede prevalentemente ascellare; questa condizione provoca un notevole imbarazzo ed ansia, tanto da indurre i medici a somministrare farmaci ansiolitici e antipsicotici per contenere i sintomi.mani di una donna

Tuttavia, i soggetti sottoposti a questi tipi di terapia, hanno sperimentato l’inutilità di tali farmaci ed il peggioramento della loro qualità di vita.

La sudorazione facciale (associata o meno a rossore eccessivo) costringe spesso i pazienti ad evitare gli incontri con altre persone e spesso è riferita come la causa della perdita della propria autostima, nonché della rinuncia ad opportunità lavorative e relazionali.

Invece, la sudorazione plantare rappresenta non solo un disagio psicologico, ma anche un problema igienico (sostituzione frequente delle scarpe) e di gestione di sintomi dolorosi correlati a ulcere causate dalla macerazione della pelle.

La sudorazione generalizzata (tutto il corpo) rappresenta un problema ancora più complesso che richiede anche una valutazione multidisciplinare.

Come viene diagnosticata l’iperidrosi?

Non vi sono degli esami specifici. È sufficiente un’accurata visita medica per escludere che la sudorazione eccessiva derivi da altre patologie (per esempio disfunzioni della tiroide, diabete, ecc.).

La valutazione specialistica da parte di un Dermatologo o un Chirurgo Toracico permetterà di definire il miglior trattamento per questo disturbo.

In cosa consiste la terapia dell’iperidrosi?

Le terapie non invasive proposte per la correzione della sudorazione di grado severo hanno da sempre avuto dei risultati molto deludenti (cosmetici a base di alluminio, ionoforesi, farmaci a base di glicopirronio oppure ossibutinina, ansiolitici).

Le terapie più efficaci disponibili sono:

  1. Trattamento con tossina botulina di tipo A: questo trattamento è riservato alla sudorazione ascellare (l’iniezione in altre sedi è sconsigliata per gli effetti collaterali ed il dolore in sede di iniezione). Questo trattamento è molto efficace e si associa a rarissimi effetti collaterali. È comunque un rimedio temporaneo (durata da 4 a 6 mesi), anche se rappresenta un trattamento molto apprezzato dai soggetti che vogliono evitare l’intervento chirurgico, intervento che non è precluso in un eventuale secondo momento;
  2. Trattamento chirurgico: la Chirurgia è l’unico rimedio definitivo per l’iperidrosi severa. Si tratta di un intervento, in genere in anestesia generale, che prevede 1 o 2 incisioni sottoascellari di 5 millimetri, attraverso le quali si interrompe la conduzione nervosa che determina l’anomala stimolazione delle ghiandole delle sedi interessate dalla sudorazione eccessiva. L’intervento viene eseguito con ricovero di un giorno ed il risultato è immediato. La tecnica chirurgica adottata viene decisa specificamente sulla base dell’indicazione clinica e concordata con il paziente (anestesia generale o sedazione, monolaterale o bilaterale in un unico giorno, interruzione del nervo o posizionamento di clip).

Il nostro centro presso l’Ospedale San Gerardo di Monza si occupa da circa 30 anni di questo problema. Viene prima eseguita una accurata valutazione del quadro clinico; viene successivamente proposto il trattamento più adeguato (terapia medica, trattamento locale con botulino, terapia chirurgica).

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