Ipertrofia prostatica: scopri di più!
L’ipertrofia della prostata è una condizione che si verifica in più del 50% dei cinquantenni e in quasi il 100% degli ottantenni. Cerchiamo di capire di che cosa si tratta, come si manifesta e come trattarla
Cosa si intende per ipertrofia prostatica?
Generalmente, con l’avanzare dell’età il volume della prostata inizia ad aumentare lentamente e progressivamente. Ciò causa una compressione dell’uretra e, di conseguenza, una riduzione del lume, rendendo difficoltosa la minzione.
Infatti, quando l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) progredisce, la muscolatura della vescica non è più in grado di vincere la resistenza dell’ostruzione e, pertanto, vi è un insufficiente svuotamento della vescica, in cui rimane un residuo di urina.
Come si manifesta?
La sintomatologia può essere ostruttiva e irritativa.
Nel primo caso si verifica:
- Mitto ipovalido
- Mitto interrotto
- Gocciolio
- Attesa minzionale
- Minzione prolungata e intermittente
Invece, i sintomi irritativi includono:
- Pollacchiuria
- Stranguria
- Minzione imperiosa
- Urgenza
In che modo si esegue la diagnosi?
Per eseguire la diagnosi dell’IPB è necessario eseguire una visita urologica, durante la quale lo specialista può richiedere di eseguire alcuni esami, tra cui:
- PSA
- Uroflussometria
- Ecografia vescicale
- Ecografia renale
- Ecografia prostatica con valutazione del ristagno post-minzione
Come viene trattata l’IPB?
La terapia dell’Ipertrofia Prostatica è di tipo farmacologica.
I farmaci utilizzati sono:
- Alfa-bloccanti: hanno la capacità di rilassare i muscoli del collo della vescica e le fibre muscolari della prostata, rendendo più facile l’azione di orinare. L’effetto di questi farmaci avviene dopo uno o due giorni dall’assunzione;
- Inibitori della 5-alfa reduttasi: sono in grado di ridurre il volume della prostata, impedendo i cambiamenti ormonali che ne favoriscono la crescita. Il loro effetto avviene dopo alcune settimane o mesi.