L'iperuricemia, ovvero l'eccesso di acido urico nel sangue, è una condizione che può portare a diverse complicanze, soprattutto a livello cardiovascolare e renale. Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa Antonella Ciccarone, specialista in Cardiologia.
Cos'è l'acido urico?
L'acido urico è il prodotto finale del catabolismo delle purine, sostanze presenti in molte cellule viventi. Negli esseri umani, i livelli normali di acido urico variano tra 3 e 7 mg/dl negli uomini e tra 2 e 6,5 mg/dl nelle donne. Tuttavia, in caso di iperuricemia, i livelli superano questi valori, portando a complicanze che spaziano dall'infiammazione articolare alla gotta.
Quali sono le cause dell'iperuricemia?
Le cause dell'iperuricemia sono spesso legate a fattori alimentari e di stile di vita, tra cui:
- Dieta ricca di purine: presente in carni rosse e frutti di mare, le purine si convertono in acido urico.
- Eccesso di fruttosio: spesso contenuto in bevande zuccherate, il fruttosio contribuisce all'aumento dell'acido urico.
- Obesità e sindrome metabolica: queste condizioni favoriscono l'accumulo di acido urico nel sangue.
- Alcolismo: l'alcol riduce l'eliminazione dell'acido urico attraverso i reni.
Oltre a questi fattori, l'uso di farmaci diuretici e di ASA (acido acetilsalicilico) a basso dosaggio, così come l'insufficienza renale cronica, possono peggiorare la situazione.
E le conseguenze?
L'iperuricemia cronica può comportare numerose malattie, tra cui:
- Gotta: una delle più comuni conseguenze dell'iperuricemia. La gotta si manifesta con depositi di cristalli di acido urico nelle articolazioni, causando dolore e infiammazione.
- Ipertensione arteriosa: l'eccesso di acido urico stimola il sistema renina-angiotensina, che aumenta la pressione sanguigna.
- Sindrome metabolica: l'iperuricemia contribuisce alla resistenza insulinica, che è alla base di molte condizioni, tra cui obesità, diabete di tipo II e dislipidemia.
Inoltre, alti livelli di acido urico sono stati associati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari come l'aterosclerosi, l'insufficienza cardiaca e l'ictus.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di iperuricemia si basa sul riscontro di valori di acido urico superiori a 6 mg/dl negli uomini e nelle donne, dopo una dieta povera di purine. In casi gravi, dove i livelli superano i 9 mg/dl, è necessario intervenire con una terapia farmacologica ipouricemizzante.
I farmaci più utilizzati sono:
- Allopurinolo: un inibitore della xantina ossidasi, riduce la produzione di acido urico.
- Febuxostat: un altro inibitore della xantina ossidasi, usato nei pazienti che non tollerano l'allopurinolo.
La terapia farmacologica non deve essere iniziata durante un attacco acuto di gotta e va modulata in base alla funzionalità renale.
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Conclusione
L'iperuricemia è una condizione che, se non trattata, può portare a gravi conseguenze per la salute. Un monitoraggio regolare dei livelli di acido urico e un intervento tempestivo possono migliorare significativamente la qualità della vita del paziente, riducendo il rischio di complicanze.