Istmocele: patologia dovuta al parto cesario
Autore:L'istmocele è una patologia che risulta dalla retrazione, più o meno ampia, della cicatrice da parto cesareo. Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo
Che cos’è l’istmocele?
Si tratta di una formazione sacciforme, simile ad un diverticolo, che si sviluppa nella parete dell'utero, a partire dalla ferita chirurgica del taglio cesareo, che risulta dall'incisione praticata dal Ginecologo per facilitare la nascita del bambino, dove, a volte, il sangue mestruale ristagna più facilmente.
Generalmente, questa condizione viene sottovalutata e, molto spesso, risulta essere la responsabile di perdite ematiche in concomitanza o in seguito al ciclo mestruale, dolori pelvici, gravidanze cervicali e sterilità.
Quante tipologie di istmocele esistono?
In base alla sua profondità può essere classificato in:
- Grado I, ossia la profondità è bassa;
- Grado II, in questo caso la profondità è modesta;
- Grado III, cioè la profondità è alta.
Come si diagnostica l’istmocele?
La presenza di un istmocele non sempre viene percepita dalla donna. Molto spesso, infatti, il primo riscontro di sospetto istmocele è in corso di esame ecografico transvaginale di normale routine.
La diagnosi di conferma o meno di presenza di istmocele avviene solo mediante Isteroscopia Diagnostica, metodica che consente di valutare la profondità dell’istmocele.
Pertanto Il ruolo dell’Isteroscopia nella Diagnostica di questa alterazione anatomica, molte volte già sospettata dai sintomi riferiti dalla paziente, è di localizzare la sede della fovea, la sua entità e programmare un eventuale trattamento chirurgico.
Come si manifesta?
In rari casi, la presenza di istmocele è asintomatica.
I sintomi tendono a manifestarsi, a volte, a distanza dal taglio cesareo, a volte con i primi cicli post taglio cesareo.
Il quadro clinico dell’istmocele è contraddistinto da:
- Spotting (sanguinamenti post-mestruali)
- Mestruazioni abbondanti (ipermenorrea) e/o prolungate (menorragia)
- Sanguinamenti post-coitali
- Infertilità
La presenza di sanguinamenti nel periodo fertile può interferire con l’attecchimento dell’embrione, aumentando il rischio di sterilità o raramente di aborto spontaneo.
Quindi, i possibili rischi e complicanze dell’istmocele includono l’infertilità e lo spotting o leucorrea.
Quali trattamenti vengono impiegati in caso di istmocele?
La terapia più appropriata per la regolarizzazione dell’istmocele è solo chirurgica: l'escissione dell'escrescenza favorisce il miglioramento e la completa remissione dei sintomi. Per questo, è sempre consigliabile la regolarizzazione per prevenire ogni interferenza per quanto riguarda la fertilità.
La strategia chirurgica gold standard per la regolarizzazione dell’istmocele, in quanto non solo è efficace, ma anche a basso rischio di complicanze, in mani esperte, è l’Isteroscopia Operativa con anestesia.
Da sottolineare, tuttavia, che il rischio di recidiva, anche se minima, è reale, anche dopo un intervento chirurgico perfettamente riuscito, in base al tessuto cicatriziale, e che, quindi, devono eseguire follow-up isteroscopico post-chirurgico.