La chirurgia per i pazienti con la mano tetraplegica

La chirurgia per i pazienti con la mano tetraplegica

Editato da: Veronica Renzi il 20/09/2023

Il disturbo della tetraplegia influisce sui movimenti quotidiani del paziente, che perde totalmente o parzialmente la mobilità degli arti. Un intervento chirurgico può risolvere il problema, come spiega il nostro esperto in ortopedia e traumatologia 

Da cosa è causata la tetraplegia?

La tetraplegia è causata da una lesione che colpisce il midollo spinale al livello cervicale e che porta a una paralisi degli arti superiori del corpo. Ovvero, la spalla, la mano, i gomiti o il polso possono essere molto indeboliti. Questo limite nei movimenti diventa più grave quanto più è grande la lesione. Per esempio, una lesione importante può far perdere la l'espressività e il tatto alle mani.

Chirurgia della mano per la tetraplegia

Se il paziente è tetraplegico, la sua grande limitazione nei movimenti non gli permette di compiere i gesti più comuni della vita quotidiana, e ha un continuo bisogno di essere assistito. La chirurgia della mano offre al paziente tetraplegico l’opportunità di muoversi in modo indipendente per svolgere senza l’aiuto di nessuno le attività della vita quotidiana che gli sembravano prima impossibili. Ad esempio, il paziente non deve più spostarsi su una sedia a rotelle elettrica, ma sulla quella manuale, dove può muovere le ruote con le sue proprie mani e la sua propria forza. Anche nelle abitudini in casa viene effettuato un grande cambiamento nella vita del paziente. Infatti dopo l'operazione sarà in grado di vestirsi, andare in bagno, o mangiare senza richiedere aiuto a nessuno.

I benefici

Tutti i pazienti tetraplegici che soffrono di rigidità del gomito, o quelli che hanno lesioni che portano a problemi di spasticità controllata, possono beneficiare di queste cure palliative. Inoltre, è molto importante che il paziente collabori con i medici. È fondamentale anche la collaborazione dei familiari, perché una volta che il paziente si sottopone all’operazione, e durante la sua riabilitazione, la sua mobilità è molto ridotta. 

In cosa consiste l'intervento?

Questa chirurgia dipende dal livello di problemi neurologici che presenta il paziente. I principali obbiettivi sono l’estensione del gomito, e la flessibilità delle dita e dei polsi. Per estendere il gomito, il tempo di mobilitazione è di quattro settimane. Invece, per quanto riguarda i polsi il tempo di riabilitazione può durare fino a un anno.

Ortopedia e Traumatologia a Pozzilli