L'adolescenza e il ruolo dei genitori
Autore:Il nostro esperto in psicologia spiega ai genitori come affrontare la difficile fase dell'adolescenza dei propri figli. Il dialogo e la coerenza sono fondamentali per il buon rapporto tra genitore e adolescente
Comprendere l'adolescenza
L’adolescenza è quella fase caratterizzata da profondi cambiamenti sia fisici che psicologici. In questo periodo, le relazioni personali subiscono notevoli trasformazioni, in particolare quelle con compagni di classe, professori e, soprattutto, con i genitori.
Il periodo più tumultuoso dell'adolescenza tende ad essere tra gli 11 e i 15 anni, durante la pubertà, quando i cambiamenti fisici sono più evidenti e la relazione con i genitori può diventare conflittuale. Tuttavia, dai 15 ai 18 anni, gli adolescenti tendono a stabilizzarsi, sviluppando una maggiore comprensione del mondo intorno a loro e formando la loro identità. Sebbene ci possano ancora essere contrasti con i genitori, spesso legati ai limiti che essi impongono, le relazioni familiari tendono a diventare più armoniose.
Il ruolo dei genitori
L’atteggiamento dei genitori risulta fondamentale per lo sviluppo personale del figlio in questa delicata tappa. Il loro compito è quello di aiutarli ad affrontare le diverse situazioni della vita affinché possano essere indipendenti e allo stesso tempo avere un comportamento adeguato alla società che li circonda.
È importante in questa fase che i genitori abbiano pazienza e costanza. Devono rendersi conto che possono e devono consigliare i propri figli, considerando però che quest’ultimi hanno anche bisogno di sperimentare e di apprendere attraverso l’esperienza. Il rispetto è fondamentale, così come lo sono il valorizzare le cose positive e l’evitare giudizi sprezzanti.
Madre e padre: due modelli da seguire o a cui opporsi
L’adolescente ascolta ed osserva i propri genitori molto più attentamente di quello che sembra, e impara dai loro esempi. Senza accorgersene, finisce per imitare o per opporsi al modello offerto dai genitori. Questo implica che il genitore debba mettere in discussione il proprio atteggiamento e chiedersi: ”sono come vorrei che fosse mio figlio?”
Rapportarsi con gli adolescenti significa dosare bene flessibilità e fermezza, coerenza e chiarezza. Non si possono dare ordini contraddittori o arbitrari a seconda di quello che fa comodo, né conviene perdere la pazienza e iniziare a gridare.
Al contrario, il dialogo e la negoziazione sono tecniche che portano buoni risultati, anche se non immediati. È importante spiegare ai figli le proprie ragioni, affinché essi possano accettare in maniera adulta le decisioni dei genitori e i loro divieti.
La terapia psicologica per gli adolescenti e i loro genitori
Se le sfide dell'adolescenza diventano eccessive o se i genitori sentono il bisogno di orientamento, può essere utile consultare uno psicologo. Questo professionista può offrire una prospettiva fresca e strategie per migliorare la situazione.
Il trattamento può includere sessioni separate per genitori e adolescenti, permettendo a ciascuna parte di esprimersi liberamente. Anche se l'enfasi può essere sull'adolescente, la consulenza con i genitori è altrettanto essenziale per comprendere l'ambiente familiare e come influisce sul comportamento dell'adolescente.
In cosa consiste il colloquio con lo psicologo?
La psicoterapia fornisce un ambiente in cui il terapeuta ascolta e aiuta il paziente a processare ed esprimere sentimenti e pensieri. Questo approccio può aiutare gli individui a vedere le situazioni da diverse angolazioni, riducendo lo stress. Questo provoca cambiamenti nelle relazioni personali e nella visione di sé stessi, con l’aumento della propria autostima.
Se un adolescente rifiuta di partecipare, è importante lavorare con i genitori per comprendere e influenzare il contesto familiare che potrebbe influire sul comportamento dell'adolescente.