La sfida della patologia dell'aorta toracica

Pubblicato il: 25/02/2025 Editato da: Veronica Renzi il 25/02/2025

Le malattie dell'aorta toracica rappresentano una sfida significativa per la cardiochirurgia. In particolare, l'aneurisma e la dissezione dell'aorta toracica discendente richiedono approcci avanzati per garantire una cura ottimale. La tecnica Frozen Elephant Trunk (FET), combinata con l'uso di protesi ibride, offre una soluzione innovativa, migliorando i risultati clinici e riducendo le complicazioni perioperatorie.

Cos'è la tecnica Frozen Elephant Trunk?

La tecnica FET consiste in un approccio combinato che include la chirurgia a cuore aperto e il trattamento endovascolare. Durante l'intervento, una protesi ibrida viene inserita nella parte discendente dell'aorta. Questa protesi unisce una componente rigida, necessaria per il supporto strutturale, e una porzione flessibile, che si adatta alle necessità endovascolari.

Grazie a questa strategia, è possibile trattare contemporaneamente patologie che coinvolgono sia l'arco aortico sia la porzione toracica discendente, riducendo il rischio di interventi multipli.

Protesi ibride: vantaggi e caratteristiche

Le protesi ibride utilizzate nella tecnica FET sono progettate per garantire un'aderenza ottimale alle pareti dell'aorta e per prevenire complicanze come il leakage endovascolare. Tra i principali vantaggi di queste protesi:

  • Riduzione del rischio di reintervento: La componente ibrida consente di trattare più segmenti dell'aorta in un'unica seduta operatoria.
  • Miglioramento dell'emodinamica: La struttura della protesi assicura un flusso sanguigno più stabile e previene il collasso della parete aortica.
  • Versatilità: Questi dispositivi sono disponibili in diverse dimensioni e configurazioni, adattandosi a una varietà di pazienti.

Indicazioni e risultati clinici

La tecnica FET è indicata per pazienti con:

  • Dissezioni aortiche tipo A e B complesse.
  • Aneurismi estesi che coinvolgono l'arco e l'aorta discendente.
  • Complicanze come trombosi o fistole artero-venose.

Gli studi clinici evidenziano una significativa riduzione della mortalità perioperatoria rispetto alle tecniche tradizionali. Inoltre, i pazienti trattati con FET riportano un miglioramento della qualità della vita nel lungo termine.

Cardiochirurgia a San Giovanni Rotondo

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