Le cefalee tensive: sintomi e trattamenti

Le cefalee tensive: sintomi e trattamenti

Editato da: Sharon Campolongo il 13/07/2023

Per cefalea tensiva si intende un mal di testa abbastanza diffuso caratterizzato da dolore persistente che colpisce generalmente la nuca. I soggetti più predisposti sono quelli di genere femminile. Approfondiamo questo argomento con il Prof. Giovanni D’Attoma è esperto in Neuropsichiatria e Psicoterapia a Bari

Che cos’è la cefalea tensiva?

Si tratta di una patologia che forma parte della categoria cosiddetta “cefalee essenziali” in cui sono incluse anche l’emicrania e la cefalea a grappolo. Tale categoria riconosce due elementi fondamentali:

  • Predisposizione genetica
  • Disfunzione ipotalamica

La cefalea tensiva si classifica come:

  • Infrequente: è occasionale e si presenta con meno di una crisi al mese;
  • Frequente: le crisi sono almeno una fino a 15 al mese;
  • Cronica: le crisi si presentano per più di 15 giorni al mese.

La durata della crisi è molto variabile in base alla tipologia di cefalea tensiva che si presenta.

ragazzo che si tocca la testa per la cefalea tensiva

Quali sono le cause?

Le cause della cefalea tensiva sono molteplici e includono:

  • Situazioni di stress fisico e mentale
  • Posture scorrette
  • Mancanza di sonno
  • Problemi masticatori
  • Variazioni climatiche
  • Predisposizione personale

Come si manifesta la cefalea di tipo tensivo?

I sintomi sono caratterizzati da un mal di testa persistente, non pulsante e bilaterale. L’intensità può variare da lieve a media in base alla gravità della crisi.

Tale sintomatologia può essere accompagnata da fonofobia oppure fotofobia.

In presenza di cefalea tensiva cronica si può manifestare un indolenzimento dei muscoli di collo e spalle.

Questa patologia si diagnostica in una visita specialistica dove verranno valutati i sintomi e, in caso sia necessario, lo specialista può richiedere ulteriori esami radiologici di approfondimento come Risonanza Magnetica oppure TC.

Quali trattamenti vengono impiegati?

Molto spesso la cefalea tensiva si accompagna ad un quadro di tipo emicranico che resiste ai tentativi terapeutici più generosi, con psicofarmaci, antiepilettici e i classici farmaci usati nella profilassi dell’emicrania (betabloccanti, calcio antagonisti, metisergide, ecc.).

Pertanto, è necessario ricorrere a specifiche strategie psicoterapeutiche con l’eventuale aggiunta di qualche farmaco.

Tuttavia, nelle forme più resistenti si utilizzano nuove tecniche come:

  • Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): è un trattamento non invasivo che utilizza campi magnetici per stimolare le cellule nervose;
  • Biofeedback: utilizzato soprattutto nei giovani, si tratta di una terapia in cui tramite sensori il paziente riesce a concentrarsi sui cambiamenti che lui stesso può apportare;
  • Training Autogeno (TA): consiste in una tecnica di rilassamento psicofisiologico.
Neuropsichiatria infantile a Ostuni