Le fobie nell'infanzia e nell'adolescenza: come affrontarle e supportare i giovani

Le fobie nell'infanzia e nell'adolescenza: come affrontarle e supportare i giovani

Editato da: Alice Cattelan il 18/09/2023

Affrontare le paure e le fobie non è mai facile, soprattutto quando coinvolgono i bambini e gli adolescenti. In queste situazioni, i genitori svolgono un ruolo fondamentale nel processo di aiutare i giovani a elaborare e superare ciò che li spaventa e li preoccupa. Ne parliamo con il Dott. Fabio Carbonari, specialista in Psicoterapia

Cosa sono le fobie?

Il termine "fobia" deriva dalla parola greca che significa "paura", "panico" e "terrore". La descrizione delle paure irrazionali è una problematica molto antica e veniva già menzionata nei papiri egiziani e nel Corpus Hipocraticum. Come termine medico, è apparso per la prima volta in un'opera di Celso nel 1801.

Le fobie si verificano quando una particolare paura è associata a comportamenti di evitamento che causano danni all'adattamento personale o alle relazioni sociali dei minori. Si tratta di una repulsione o timore specificamente collegati alla presenza di un oggetto, una persona o una situazione che, per le loro caratteristiche, non giustificano uno stato di ansia. Inizialmente, le fobie non sono invalidanti, ma possono interferire significativamente con le attività sociali e la produttività del soggetto. Nei casi più gravi, possono portare ad assenteismo scolastico, depressione o addirittura abuso di droghe.

Fobia nella fase di sviluppo

Durante la crescita, i bambini e gli adolescenti si trovano di fronte a nuove situazioni con cui devono familiarizzare. È comune che durante questa fase di sviluppo si verifichi paura. Alcune delle paure più comuni nell'infanzia e nell'adolescenza riguardano il buio, la solitudine, animali specifici, stranieri, fantasmi o mostri, l'acqua, l'altro sesso, deformazioni del corpo o la paura di essere attaccati.

Qual è il ruolo dei genitori nella gestione delle paure?

Il ruolo dei genitori nella gestione delle paure è fondamentale. I genitori devono sostenere i loro figli, rispettando i loro tempi di assimilazione e adattamento alle situazioni che generano paura. Se i genitori si comportano in modo iperprotettivo ed evitano costantemente che i bambini affrontino tali situazioni, i bambini potrebbero diventare timorosi e incapaci di affrontare le proprie paure.

Al contrario, se i genitori consentono ai bambini di affrontare oggetti o situazioni che generano paura, anche se al di là delle loro capacità psico-fisiche, il fallimento nel superare queste paure consentirà loro di migliorare progressivamente affrontando situazioni simili in futuro.

I bambini devono imparare ad affrontare le proprie paure

È importante che i bambini imparino a gestire le proprie fobie. Dal punto di vista educativo, è necessario insegnare loro ad evitare sistematicamente situazioni che rappresentano un pericolo oggettivo, evitando così rischi inutili. Allo stesso tempo, è utile che i bambini imparino a riconoscere situazioni in cui, nonostante provino paura, non esistono rischi reali. In questo modo, i bambini miglioreranno gradualmente e saranno in grado di affrontare nuove situazioni in futuro. Solitamente, intorno ai sette o otto anni, le paure attuali si attenuano o scompaiono e i bambini si rendono conto che alcune situazioni, oggetti o persone che un tempo li spaventavano non rappresentano più un pericolo reale.

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