Lesioni benigne della mammella: prospettive diagnostiche e terapeutiche

Pubblicato il: 25/03/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 25/03/2024

Le lesioni benigne della mammella sono un'occasione comune di preoccupazione per molte donne, indipendentemente dall'età. Queste lesioni possono manifestarsi in vari modi, da noduli palpabili a secrezioni anomale. Nel seguente articolo, esploreremo le diverse tipologie di lesioni benigne della mammella e le relative implicazioni diagnostiche e terapeutiche, con un focus sulle prospettive offerte dal Prof. Giovanni Tazzioli, esperto nel campo delle patologie mammarie

 

Fibroadenomi: caratteristiche e approccio terapeutico

Le lesioni benigne della mammella sono frequenti e possono interessare tutte le età della donna. Sono più comuni nelle donne giovani ed in particolare prima della menopausa. Nella maggior parte dei casi derivano dal tessuto connettivale di sostegno della ghiandola mammaria e sono rappresentate da noduli che spesso la donna scopre durante un’autopalpazione o nel corso di un’ecografia. Si tratta molte volte di fibroadenomi che hanno caratteristiche di benignità.

 

Hanno scarsi sintomi e si contraddistinguono come lesioni a superficie regolare mobili al di sotto della mano che le esplora. Tuttavia è sempre necessario avere una conferma non solo clinica ed ecografica ma anche istopatologica ottenuta mediante una biopsia ecoguidata.

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Il fibroadenoma mammario non prevede una trasformazione in tumore maligno, pertanto se la lesione è al di sotto di dimensioni significative (sotto i 3 cm) non vi è nessuna indicazione all’asportazione chirurgica a meno che non sia accompagnata da sintomi quali dolore e tensione e dall’alterazione della morfologia della mammella. La terapia è chirurgica e consiste nell’asportazione del nodulo quasi sempre possibile in anestesia locale in regime di day hospital.

 

Tumori filloidi: valutazione del rischio e trattamento chirurgico

Un’altra condizione di più raro riscontro è costituita dal tumore filloide. Anche questo insorge nel tessuto di sostegno della mammella. A differenza del fibroadenoma il trattamento è sempre chirurgico, qualunque dimensione presenti, perché una percentuale molto bassa di questo può manifestare segni di malignità o comunque il rischio di degenerazione. Alla palpazione non differisce dal fibroadenoma e a maggior ragione è raccomandata l’agobiopsia ecoguidata.

 

Papillomi: sintomi e gestione

Un altro gruppo di lesioni benigne riguarda la ghiandola vera e propria ed in particolare i dotti escretori della mammella che confluiscono nel capezzolo. Sono i cosiddetti papillomi. Anche questi danno segno di sé sotto forma di noduli o per la presenza di secrezioni anche spontanee. Le secrezioni possono anche essere ematiche. Nel maggior parte dei casi si tratta di alterazioni benigne tuttavia in alcuni casi, i papillomi atipici, il nodulo può presentare cellule tumorali. Anche in questi casi è raccomandato l’intervento chirurgico sia per il controllo dei sintomi sia per il rischio di malignità.

 

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Altre lesioni benigne

Un’ulteriore categoria di lesioni probabilmente benigne è costituita dalle iperplasie duttali tipiche e atipche, le iperplasie lobulari tipiche ed atipiche, le lesioni scleroelastotiche (scar lesions), l’iperplasia duttale piatta (FEA). La diagnosi è mammografica e sono quasi rappresentate da microcalcificazioni che sono frequentemente associate ad esse. Il loro trattamento chirurgico o di monitoraggio sarà discusso dai professionisti della Breast Unit.

Chirurgia Generale a Modena

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