Macrosomia fetale: diagnosi e prevenzione

Macrosomia fetale: diagnosi e prevenzione

Editato da: Sharon Campolongo il 09/11/2022

Per “macrosomia fetale” s’intende quando alla nascita un neonato è molto più grande della media e, quindi, pesa uguale o più di 4000 g. Ma come si diagnostica e si può prevenire questa condizione? Approfondiamo questo argomento con il Dott. Girolamo Arciuolo, specialista in Ginecologia e Ostetricia a Foggia

A quali esami sottoporsi per ottenere una corretta diagnosi?

Per diagnosticare la macrosomia fetale è necessario eseguire l’esame ecografico, attraverso il quale si misurano vari parametri biometrici incorporati in una formula per calcolare il peso fetale stimato.

La macrosomia si identifica meglio al termine della gravidanza; invece la stima realizzata alla settimana 29 o 34 di gestazione ha un valore predittivo molto scarso dovuto all’accelerazione della crescita fetale durante l’ultimo periodo del terzo trimestre.

I parametri che vengono presi in considerazione includono:

  • Diametro biparietale (BPD)
  • Circonferenza cranica (HC)
  • Circonferenza addominale (AC)
  • Lunghezza del femore (FL)

Il parametro più significativo è la circonferenza addominale (AC), poiché è in grado di valutare il rischio di macrosomia. Infatti, un AC compreso tra 35 e 38 cm è predittivo di macrosomia.

Tuttavia, bisogna ricordare che l’ecografia ai fini della stima del peso fetale non è precisa poiché piccoli errori nella misurazione ecografiche possono essere causa di errori diagnostici.

neonato steso su un letto

Come prevenire la prevenzione della macrosomia fetale?

Per ridurre il rischio di avere un bambino microsomico si consiglia:

  • Ai pazienti con diabete mellito di controllare i livelli di glucosio nel sangue, evitando così l’iperglicemia;
  • Ai pazienti obesi di cercare di perdere peso prima della gravidanza e di non aumentare in maniera eccessiva durante la gestazione;
  • Ai pazienti con un peso normale di evitare un eccessivo aumento di peso gestazionale.

A causa della macrosomia fetale si possono verificare lesioni neonatali non solo durante un parto vaginale, ma anche durante il taglio cesareo.

Quindi, per cercare di prevenire le complicazioni feto-neonatali e materne si raccomandano due possibili strategie:

  • Induzione del parto a 39 settimane
  • Cesareo elettivo

Ovviamente, la scelta deve essere realizzata insieme alla donna incinta, chiarendo i rischi legati ad entrambe le strategie.

Ginecologia e Ostetricia a Foggia